Se una volta i racconti e le barzellette erano raccontati a voce nelle piazze o negli incontri tra amici, ed erano appunto strettamente legate alla forma orale, al giorno d’oggi diventano invece virali soprattutto sul web.
Con pochi semplici click gli utenti se le passano in men che non si dica, strappando così un sorriso ad amici e conoscenti. Limitandosi a leggerla da uno schermo è pur vero che si perde gran parte della capacità della barzelletta di far ridere: viene a mancare in tal caso la figura essenziale del raccontatore, talvolta dei veri e propri maestri che, con una certa mimica e lo stile recitativo, riescono a coinvolgere l’ascoltatore e tenerlo con il fiato sospeso sino all’ultimo.
Si può dire che le barzellette facciano parte della nostra cultura, poichè tramite esse è possibile raccontare indirettamente gli usi e i costumi di un popolo. Infatti, molto spesso, a suscitare l’ilarità ed il riso è proprio il fatto che si ponga l’attenzione su quelle contraddizioni della nostra società che viviamo quotidianamente.
D’altronde noi italiani siamo maestri dell’arte della risata, con la quale siamo capaci di strappare sempre un sorriso anche toccando quegli argomenti per certi versi ancora tabù, quasi sempre, infatti, di natura licenziosa.
In queste ore sta facendo il giro del web una barzellette che affronta una tematica molto conosciuta a noi italiani, vale a dire la gelosia delle mamme verso i figli maschi. Protagonista della vicenda è un ragazzo appena 20enne che si trasferisce a Bologna per studiare e condivide l’appartamento con una bellissima ragazza. Quando la madre va a trovarlo… (continua)