Eppure la notizia che tutti temevamo è arrivata: Joseph Ratzinger, 95 anni compiuti lo scorso 16 aprile, ci ha lasciati. Il suo cuore, messo a dura prova dagli acciacchi legati all’età, ha cessato di battere dopo un improvviso e progressivo peggioramento del suo quadro clinico. Questa mattina, alle ore 9,34 nel monastero Mater Ecclesiae in Vaticano, il nostro amato Benedetto XVI si è ricongiunto al Padre, in Paradiso.
Il Papa emerito è stato considerato uno dei più illustri intellettuali dell’ultimo secolo e la sua morte lascia un vuoto incolmabile nel mondo ecclesiale, trattandosi di un pontefice che ha innovato il modo di concepire la chiesa, il rapporto con Dio, le relazioni umane, la fede, mostrandosi apertamente in lotta contro la pedofilia, piaga dilagante nel clero e troppo spesso taciuta.
Nato il 16 aprile 1927, a Marktl am Inn in Germania, e salito al soglio pontificio il 19 aprile 2005 con il nome di Benedetto XVI, papa Benedetto XVI è rimasto in carica fino al compimento del suo 86esimo compleanno, quando decise di ritirarsi.
Quasi 10 anni dopo la sua scelta di rinunciare al pontificato, dopo le suppliche di papa Francesco, negli scorsi giorni, rivolte ai fedeli cattolici, a oltre 1,3 miliardi di persone sparse in tutto il mondo, di pregare per la salute del suo predecessore, il Papa emerito ci ha lasciati.
I funerali solenni ma sobri, come lo stesso Papa emerito ha espressamente chiesto, si terranno il 5 gennaio mentre, intanto, tutto il mondo, politico, religioso, istituzionale, sta rivolgendo un’infinità di messaggi di cordoglio, carichi di profonda tristezza, di dolore, per questa immane perdita.