Rimbombano ancora le parole con cui il papa Emerito diede le sue dimissioni: “Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino”. Prima di lui, si apprende su internet, nella storia della Chiesa cattolica, altri sette pontefici hanno fatto la sua stessa scelta. Si tratta di Clemente I, Ponziano, Silverio, Benedetto IX, Gregorio VI, Celestino V e Gregorio XII.
Sono in tanti, e lo dico a malincuore, coloro che, invece di guardare in quelle parole del pontefice, fortemente provate, la piena consapevolezza dei propri limiti umani, legati alla salute compromessa dall’età, hanno ritenuto la sua scelta di abdicare come legata all’incapacità di gestire saldamente il cattolicesimo mondiale, reduce da grandi sconvolgimenti e trambusti, legati allo scandalo pedofilia e alla stagione Vatileaks. Eppure non c’è tempo di pensare ma di raccogliersi nella preghiera.
In tantissimi i fedeli e i turisti arrivati in piazza San Pietro, a Roma, per dare l’ultimo saluto a Joseph Ratzinger, mentre il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, appresa la notizia, ha dichiarato: “La morte del Papa emerito Benedetto XVI è un lutto per l’Italia. La sua dolcezza e la sua sapienza hanno beneficato la nostra comunità e l’intera comunità internazionale. Con dedizione ha continuato a servire la causa della sua Chiesa nella veste inedita di Papa emerito con umiltà e serenità. La sua figura rimane indimenticabile per il popolo italiano. Intellettuale e teologo ha interpretato con finezza le ragioni del dialogo, della pace, della dignità della persona, come interessi supremi delle religioni. Con gratitudine guardiamo alla sua testimonianza e al suo esempio”.
Il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, in una nota, ha espresso tutto il suo cordoglio per la scomparsa di un grande uomo, teologo e Papa, unendosi alla preghiera di tutta la comunità cattolica; il vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini, ha ringraziato Ratzinger per il suo pontificato illuminato, per la speranza che ha donato. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, via Twitter, ha espresso tutta la sua solidarietà ai cattolici, evidenziando come il Papa emerito abbia servito attraverso il potere delle sue preghiere.
“Uno dei più grandi teologi della sua epoca, impegnato nella fede della Chiesa e risoluto nella sua difesa”. Con queste parole lo ha ricordato Justin Welby, arcivescovo di Canterbury e capo della Chiesa d’Inghilterra; mentre il Presidente del Ccee, S.E. Mons. Gintaras Grušas, ha messo in luce quanto, nel suo pontificato, Joseph Ratziger abbia evidenziato l’importanza delle radici cristiane dell’Europa e un necessario ritorno a Cristo e all’evangelizzazione per la costruzione di una civiltà dell’amore. Sono solo alcuni dei tanti messaggi arrivati dai principali leader, immediatamente dopo la dipartita del nostro amato Benedetto XVI.