In questo periodo in Italia ci sono diverse notizie che stanno preoccupando gli italiani. In particolar modo si apprende spesso di prodotti alimentari ritirati in via del tutto precauzionale dal mercato a causa della presenza di contenuti dannosi per la salute umana. Basti pensare che in questi ultimi mesi anche alcune confezioni di acqua sono state ritirate dal mercato a causa della presenza di Staphylococcus aureus, un batterio capace di far insorgere anche infezioni molto gravi che necessitano di una diagnosi tempestiva.
Ma dall’inizio di quest’anno si susseguono notizie simili, basti pensare a tutti i prodotti che hanno subito ritiri, come ad esempio accaduto nel caso, clamoroso, degli ovetti Shocko Bons. Questo episodio ha fatto molto discutere la pubblica opinione, in queste ore è arrivata un’altra notizia che coinvolge un altro prodotto alimentare. Consumandolo c’è il rischio di contrarre infatti una brutta intenzione.
Attenzione al calendario
Secondo quanto si afferma in queste ore sulla stampa nazionale nel cioccolato del calendario dell’Avvento di Favorina venduto da Lidl negli Stati Uniti è stato riscontrato il batterio della salmonella. Le autorità in questione sono intervenute immediatamente, in quanto questo batterio può causare danni molto gravi soprattutto nelle persone immunocompromesse.
Il richiamo riguarda i lotti in vendita dal 12 ottobre 2022 al 5 dicembre 2022, con data di scadenza prevista per il 2023 e il codice a barre con numero 4056489516965. Dobbiamo precisare, questo per correttezza di informazione, che al momento l’azienda non ha ricevuto segnalazioni di infezoni da parte dei clienti.
Chi ha comprato questo calendario dell’Avvento è pregato di non consumare il prodotto e di riportarlo in negozio o per una sostituzione con altro prodotto o per ricevere un rimborso. Il ritiro di questo prodotto, lo ricordiamo, riguarda per il momento soltanto gli Stati Uniti d’America. La salmonella è il batterio più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti. Il batterio è presente in natura con oltre 2.000 varianti, i cosiddetti sierotipi.