In questi due anni abbiamo imparato come proteggersi dalle malattie virali sia una cosa molto importante. Con l’arrivo della pandemia di Covid-19 abbiamo imparato ad utilizzare dispositivi di protezione individuale, come ad esempio le mascherine e portare con noi sempre delle confezioni di disinfettante per le mani. Insomma la nostra vita è leggermente cambiata, anche se per un periodo abbiamo osservato anche restrizioni alle libertà personali.
I vaccini anti Covid hanno però ridato fiato alla popolazione mondiale, con i casi gravi e i morti che sono cominciati a diminuire con l’introduzione in commercio dei sieri. Ma nel mondo ci sono malattie che provocano, così come il Covid, tantissimi morti ogni anno. Si tratta di malattie che hanno un impatto devastante sulla popolazione mondiale e che non sempre si riescono a diagnosticare in tempo: stiamo parlando dei tumori. In questi giorni una notizia del genere sta facendo il giro del mondo, vediamo di cosa si tratta.
La scoperta ad un 13enne
Quella che vi stiamo per raccontare è la storia di Callum, un 13enne originario della Scozia, che da due anni lamentava sempre di avere dolore alla testa. I genitori comunque pare non abbiano subito molta importanza alla cirocstanza, anche perchè credevano che il loro figliuolo non avesse semplicemente voglia di andare a scuola.
Insomma sospettavano che si trattasse della solita scusa per non presentarsi a scuola che di tanto in tanto gli adolescenti trovano. Ad un certo punto il 13enne ha cominciato a lamentare problemi di vista e quindi è stato sottoposto ad una visita: il medico ha quindi ordinato ulteriori esami approfonditi.
Qui si è scoperto che il 13enne aveva un tumore benigno alla testa chiamato craniofaringioma: il ragazzino sentiva come se il cranio gli stesse per scoppiare, all’interno del cranio il tumore era grosso come una pallina. A questo punto la massa è stata rimossa per il 95%, il restante 5 verrà rimosso tramite alcune sessioni di radioterapia. Sebbene il tumore fosse benigno, i medici hanno avvisato i genitori del 13enne che in futuro potrebbe ripresentarsi.