Con l’arrivo del caldo e della bella stagione, ritorna per molti un annoso problema: quello della sudorazione eccessiva. Naturalmente, a produrre questo disturbo possono contribuire anche altri fattori, quali l’ansia, la paura e l’agitazione. La sudorazione, come noto, è una risposta biologica del nostro organismo alla temperatura corporea eccessiva, riportata nei limiti con questo ‘stratagemma’.
In alcuni casi, pero, può rivelarsi un vero problema quando si manifesta oltremisura o addirittura senza motivo, suscitando anche notevoli disagi. La medicina riconosce questo disturbo come una vera e propria patologia, che può derivare talvolta da cause diverse, anche ereditarie: cerchiamo di capirne di più.
La diagnosi
Si tratta dell’iperidrosi, una condizione clinica per cui chi ne soffre espelle senza motivo sudore maleodorante. Ad esserne affetto è il 3% della popolazione mondiale, cioè un numero ragguardevole di persone che riscontrano sudorazione eccessiva in parti del corpo quali soprattutto mani, piedi, ascelle e viso.
Questo tipo di disturbo deriva nel 30% dei casi da cause di origine ereditaria ed è classificabile in due tipologie: si parla di iperidrosi primaria quando questa problematica inizia a manifestarsi sin dall’adolescenza, risultando dunque congenita; iperidrosi secondaria nei casi il disturbo risultasse connesso ad altre terribili malattie, quali diabete, ipertiroidismo, patologie cardiache o respiratorie. Naturalmente occorre fare attenzione a non allarmarsi e a capire, con l’aiuto del proprio medico, se si ha a che fare con un disturbo patologico o meno.
Nonostante non si possa parlare certamente di condizione clinica grave, chi è affetto questo disturbo può riscontrare perlopiù problematiche di tipo psicologico e sociale. L’ansia e il disagio provocato dal ritrovarsi sempre bagnati fradici, con aloni anti estetici sui vestiti o, peggio ancora, producendo cattivi odori indipendentemente dall’igiene, porta chi ne soffre ad isolarsi e a rinunciare spesso a ritrovarsi in pubblico. In questi casi è bene sempre rivolgersi ad uno specialista, che potrà trovare per ogni singolo caso la terapia migliore, in quanto per fortuna è un problema curabile.