Striscia la Notizia, il programma mostra cosa avviene nei laboratori per i tamponi Covid

Un inviato di "Striscia la Notizia" si è occupato di quanto starebbe avvenendo in alcuni laboratori dove si eseguono dei test per il Covid-19, dove non si richiede un documento di identità e tessera sanitaria. E questo è davvero un problema.

Striscia la Notizia, il programma mostra cosa avviene nei laboratori per i tamponi Covid

Ormai dellapandemia legata al Covid-19si parla pochissimo. I giornali continuano ovviamente a riportare ilbollettino giornaliero, informano sull’andamento dell’epidemia nel nostro Paese, ma l’attenzione si è gioco forza spostata su quantosta avvenendo in Ucraina, la quale nella giornata del 24 febbraio scorso è statainvasa dalla Russia. Da ciò ne è scaturitauna guerrache ha già provocato migliaia di morti, sia civili che militari. E la cosa non sembra volersi fermare.

Ma c’è qualche trasmissione televisiva che continua a puntare gli occhi proprio sulperdurare dell’emergenza sanitaria legata al Sars-CoV-2, ilprimo coronavirus nella storia a scatenare una pandemiadi proporzioni gigantesche. E se c’è chi fino ad ora ha speculato sulla pandemia con teorie negazioniste, c’è qualcuno che si èoccupato dei veri problemisorti comunque durante l’emergenza sanitaria. E uno di questi, recentemente, è stato dato proprio daitamponi.

Il problema con i test

Come si sa, quasi ogni cittadino sul suolo italiano ha effettuatoun tampone per la rivelazione del Covid durante l’emergenzasanitaria, lo ricordiamo, ancora in corso. Per fare il test ci si deve recare in unlaboratorio specializzato, esistono quelli fai da te anche, che sono però meno precisi di quelli effettuati da un professionista.

Quando si entra nel laboratorio solitamente viene chiesto undocumento di identità e la relativa tessera sanitaria. Con il test, se negativo, si ottiene quindi ilGreen Pass “base”, quello che per un arco di 48 o 72 ore dimostra che un soggetto è negativo al Sars-CoV-2. Ma questo non sempre avverrebbe.

Lo ha dimostratoJimmy Ghione, inviato dellatrasmissione “Striscia la Notizia”, checon un attoresi è recato in tre diversilaboratori di Romaper effettuare un test anti Covid. Le tre strutture, all’ingresso,non hanno richiesto il documentodi riconoscimento, e ciò è una pratica oltre che non corretta, pericolosa.

In questo modo, fidandosi delle sole generalità pronunciate a voce dal richiedente il test, l’eventuale Green Pass che ne scaturirà se il tampone risulta negativopotrebbe finire anche nelle mani della persona sbagliata. C’è il rischio, infatti, che persone ancora positive al Covidmandino qualcun’altro al posto loro(e viceversa)per poter effettuare il tampone, con tutti i rischi che ne conseguono. “Se mandassi un positivo al mio postoio stando a casa risulterei positivo. Dopo un pò mi presenterei io, risulterei negativo e così avrei il Green Pass” – così ha spiegato l’inviato del tg satirico di Canale 5.

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