L’abbronzatura è l’aumento della pigmentazione cutanea data dall’esposizione ai raggi ultravioletti (UV) emessi dal sole o da sorgenti artificiali. Il colore della pelle è dovuto dalla melanina prodotta dalle cellule chiamate melanociti presenti nell’epidermide. Quando la pelle si espone ai raggi solari la melanina aumenta dandoci così l’abbronzatura.
In passato la pelle abbronzata era caratteristica del basso ceto, destinata quindi a contadini, e la pelle chiara era sinonimo di ricchezza. Nell’ultimo secolo la pelle scura è un obbiettivo da raggiungere nel periodo estivo. Spesso questo desiderio può portare ad effetti indesiderati e dolorosi. L’abbronzatura veloce tende ad arrossare la pelle.
Per evitare irritazioni, scottature o eritemi, è opportuno evitare di esporsi ai raggi solari nelle ore più calde. I bambini che hanno meno di 6 mesi d’età vanno tenuti all’ombra perchè i sistemi di difesa non sono ancora ben sviluppati.Ci si può scottare anche con le nuvole, infatti, le nuvole lasciano passare il 90% circa dei raggi UV.
Per un’abbronzatura senza danno alla pelle, bisogna esporsi al sole nelle prime ore del mattino e quelle che precedono il tramonto. Idratare costantemente l’organismo con acqua fresca e mangiare molta frutta e verdura poichè ricchi di vitamine e sali minerali.I cibi alleati dell’abbronzatura sono agrumi, kiwi, verdure gialle/arancio come le carote o rosse come i pomodori e il pesce grazie al suo contenuto di omega 3.
Durante la prima abbronzatura è bene utilizzare creme protettive, anche col cielo nuvoloso e durante tutta l’esposizione. Le persone con la pelle chiara sono più a rischio scottatura, ma, una volta abbronzati il pericolo non persiste.
Le fasce d’età a rischio elevato d’insolazione sono bambini e anziani. I raggi UV possono, però, causare tumori alla pelle e un ‘eccessiva abbronzatura può seccarla e provocare dolore, è bene utilizzare anche una crema doposole e un cappello per proteggere la testa dal calore.