L’intolleranza al lievito è abbastanza diffusa. Le persone che ne soffrono avvertono i sintomi subito dopo aver mangiato determinati alimenti. Il lievito è un fungo e viene impiegato per far lievitare il pane e i suoi derivati.
Il termine tecnico è Saccharomyces cerevisiae ed è contenuto anche nel vino e nella birra. Alcuni specialisti non ritengono che si possa parlare di una vera e propria intolleranza o allergia al lievito. Ciò che fa male è piuttosto la fermentazione. Per molti altri si tratta di un’intolleranza alimentare.
Intolleranza al lievito: sintomi principali
I sintomi sono svariati. Quelli più comuni sono: stanchezza fisica e mentale, vomito, sensazione di nausea, gonfiore addominale, flatulenza, stitichezza, mal di testa, dolore all’addome, dolori muscolari, naso che cola, diarrea, tosse, difficoltà a respirare e cefalea. La pelle può reagire anche con eruzioni cutanee, orticaria e prurito in diverse parti del corpo. Questi disturbi, tendenzialmente, compaiono dopo aver assunto gli alimenti a base di lievito.
Problemi addominali
L’addome è la zona più sofferente. Il gonfiore tende ad essere presente quotidianamente. La flatulenza può divenire una costante, creando disagi ed imbarazzo. La digestione diventa sempre più lenta e all’interno dell’intestino si accumula il gas. Molte persone registrano una diarrea frequente. Pur non avendo molte scariche quotidiane, l’evacuazione si presenta sempre in forma molto liquida. Per altri, invece, l’intolleranza uno dei sintomi frequenti è la stitichezza che dura anche due o tre giorni.
A causa di questa forma di intolleranza, i cibi non vengono completamente assorbiti. Si altera la flora batterica intestinale con fenomeni di infiammazione e di irritazione. Molti specialisti, per il ripristino delle funzionalità dell’intestino, consigliano di assumere i fermenti lattici. L’assunzione può avvenire per brevi periodi, fino al ripristino. Per combattere l’intolleranza al lievito è indispensabile modificare la dieta. I cibi a base di lievito devono essere eliminati o ridotti.
Diagnosi e alimentazione
La diagnosi va fatta da uno specialista. Per una diagnosi approfondita bisogna innanzitutto escludere l’allergia al grano, sottoponendosi ad esami specifici. Alcuni test come quello del capello, del sangue, il Vega Test e il Pulse Test sono stati ritenuti poco affidabili dalla Società Italiana di Allergologia Asma e Immunologia Clinica.
Intolleranza al lievito: cosa mangiare
Il lievito è presente in molti alimenti di consumo quotidiano. Per molti è difficile rinunciare al pane o alla pizza. Vi sono, però, alcuni alimenti sostitutivi, che non contengono lievito e che sono ugualmente invitanti. Chi è intollerante al lievito deve mangiare molta frutta e verdura. I cereali integrali devono diventare parte integrante della dieta. Le uova possono essere consumate anche una volta al giorno. I legumi, grazie alle loro proprietà proteiche possono essere assunti quotidianamente. Via libera a ceci, fagioli, lenticchie, fave e piselli. La carne deve essere consumata, preferibilmente alla griglia. Il pesce può essere assunto diverse volte alla settimana, accompagnato da un contorno di verdure.
Per ovviare alla mancanza di carboidrati, indispensabili per il corretto apporto energetico, si può mangiare il riso integrale. Consigliato a pranzo, il riso può essere consumato anche due volte alla settimana. E’ difficile rinunciare ai prodotti da forno. Pur essendo intolleranti al lievito, si può mangiare il pane azzimo. La lavorazione di questo pane, non prevede la lievitazione. I panini a base di segale, patate, mais o con la farina di soia sono ottimi e possono essere mangiati dalle persone che presentano questa intolleranza. Via libera anche a pasta sfoglia o piadine, che non contengono lievito. Per la regolarità intestinale è una buona abitudine quella di bere la tisana. L’infuso può essere preparato la sera, prima di andare a letto. Da prediligere le tisane disintossicanti e sgonfianti.
Intolleranza ai lieviti: cibi da evitare
Chi è intollerante al lievito deve evitare il pane e i suoi derivati. Niente grissini, cracker, filoncini, pizze e focacce. Da mettere al bando ci sono pure i biscotti e i dolci che prevedono una lievitazione. Le persone intolleranti al lievito non devono mangiare formaggi, funghi, senape e maionese. Bisogna bere molta acqua, mentre sono vietati l’aceto, il vino e la birra. Anche i cocktail e gli alcolici sono da evitare, così come le bibite gassate. La frutta va assunta solo se fresca. Non si può mangiare frutta secca come mandorle o noci. Da evitare anche datteri, uvetta e fichi.