Non esiste persona che guardandosi allo specchio non sia critico, a volte anche in modo esagerato, verso una parte del proprio corpo: il naso aquilino è un esempio.
Noto anche come naso a becco d’aquila, naso romano, naso dantesco e naso a uncino, è caratterizzato da un ponte nasale sporgente e un dorso accentuato e prominente, simile ad una gobba. La sua conformazione può essere di natura genetica, ovvero si può ereditare da uno dei genitori.
In un mondo in cui l’apparenza e l’immagine spesso contano più dei contenuti e della personalità per interagire, integrarsi e relazionarsi, quando non si è capaci di nascondere imperfezioni e difetti estetici attraverso il trucco, il naso si correggere con la chirurgia estetica. La struttura del naso viene rimodellata la con la rinoplastica.
Questo intervento viene eseguito non solo nei casi di imperfezioni strutturali ma anche quando si è di fronte ad un paziente che ha subito un trauma facciale che coinvolge il naso. Ma in cosa consiste? Scopriamolo.
La rinoplastica
La rinoplastica è l’unico intervento chirurgico che permette di modificare forma e aspetto del proprio naso con risultati davvero eccellenti.
Oltre a quella che rimodella l’intera struttura del naso, sia ossea che cartilaginea, per addolcire, ridurre, levigare e trasformare i tratti nasali, esiste la rinosettoplastica che corregge il setto nasale storto o deviato, causa dei problemi alla respirazione, e la rinoplastica parziale che corregge e migliora la punta del naso cadente e carnosa.
Il costo dell’intervento sul naso da rimodellare varia in base al caso, il prezzo base si aggira sui 2500 euro fino a raggiungere i 7000 euro, nei casi più complessi in cui è necessario agire con altri trattamenti specifici.
La fase preparatoria
Prima di sottoporre un paziente all’intervento, il medico, oltre a verificare l’idoneità fisica e lo stato di salute, deve valutare e studiare con cura la struttura nasale, la forma, la dimensione e le proporzioni rispetto al viso e l’elasticità cutanea e il tipo di pelle, per identificare le aree su cui intervenire.
Inoltre, il paziente, prima dell’intervento, dovrà eseguire degli accertamenti, esami del sangue ed elettrocardiogramma, e sospendere l’eventuale assunzione di farmaci antinfiammatori e il consumo di tabacco.
Durata dell’intervento, degenza e convalescenza
La rinoplastica sul naso aquilino non è dolorosa; l’intervento, solitamente eseguito in day ospital, con anestesia locale mentre il paziente è sedato, dura circa 30 – 45 minuti. Il paziente viene dimesso dopo 2 ore.
Può capitare, però, che sia necessaria eseguire l’anestesia totale; in questi casi sarà necessario il ricovero e il paziente dovrà rimanere in osservazione in ospedale per almeno un giorno per monitorarlo.
L’intervento viene eseguito utilizzando delle tecniche e delle tecnologie moderne che riducono i rischi di cicatrici visibili sul naso; eventuali ematomi o gonfiori, così come la sensazione di pulsazione sanguigna, scompariranno in un paio di settimane.
La convalescenza dura circa due settimane; in questo periodo è opportuno fare riposo ma non è indispensabile rinunciare al lavoro, se questo non richiede sforzi fisici, come il lavoro d’ufficio.
Dopo l’operazione chirurgica sul naso aquilino, il paziente dovrà evitare movimenti bruschi, assumere alcuni farmaci antidolorifici, indossare per qualche settimana la mascherina protettiva ed eseguire delle nuove medicazioni in base a quanto stabilirà il medico.
Per ridurre il gonfiore il chirurgo potrà prescrivere pomate o medicazioni specifiche.
Specialmente all’inizio, il paziente potrebbe avere difficoltà nella masticazione di alcuni cibi, quindi è consigliabile scegliere alimenti che non necessitano eccessive masticazioni ed evitare cibi troppo caldi.
Durante la prima visita di controllo verrà eseguita una nuova medicazione e saranno rimossi i tamponi nasali; successivamente, saranno tolti i punti di sutura.
Finché il naso non sarà perfettamente guarito e le cicatrici rimarginate è necessario evitare di indossare gli occhiali o sollecitare il naso in alcun modo.
È opportuno, in questa fase, evitare di esporsi al sole, mantenere pulita la zona operata, curare eventuali raffreddori o allergie cercando di diminuire la presenza di muco e di controllare gli starnuti.
I rischi della rinoplastica sul naso aquilino
Tutti gli interventi chirurgici, dai più semplici ai più complessi, presentano dei rischi. Nel caso della rinoplastica, i rischi legati all’anestesia sono molto rari. Tuttavia, anche se non frequentemente, possono verificarsi casi di emorragia del naso, infezioni, parestesie, gonfiore persistente.
Da un punto di vista estetico i rischi riguardano irregolarità e asimmetrie del naso o l’insoddisfazione del risultato. In questi casi, però, è possibile eseguire un secondo intervento per correggere i difetti riscontrati (rinoplastica secondaria).