Una delle patologie più diffuse al mondo è nota come ernia del disco o ernia discale. Circa il 70-80 % della popolazione ne è affetta e si registra una maggiore incidenza tra gli uomini rispetto alle donne.
Si tratta di un problema che interessa la colonna vertebrale e colpisce in modo particolare la zona lombare del corpo, dove può provocare dolori molto intensi, protuberanze e può richiedere fino alla chirurgia per essere curata.
Si definisce, infatti, anche ernia lombare, proprio perché interessa quasi sempre la zona del lombo schienale. Può colpire, soprattutto, tra i 30 e i 40 anni di età, per questo, è importante conoscere bene i maggiori fattori di rischio alla quale è associata, allo scopo di prevenire la sua comparsa.
Una volta fuoriuscita, qualsiasi ernia del disco non si risolve spontaneamente, tuttavia, molto spesso, il corpo si adatta al problema rendendolo meno fastidioso ed è possibile ottenere ottimi risultati nel far rientrare un’ernia discale con terapie conservative e un giusto programma di esercizi mirati.
Vediamo quindi nel dettaglio:
- Cosa si intende per ernia del disco
- Cause e fattori di rischio
- Ernia discale: sintomi
- Come curare l’ernia al disco
Cosa si intende per ernia del disco
Nota anche come ernia lombare, si tratta di un disturbo doloroso che si manifesta quando i dischi intervertebrali, ossia una sorta di cuscinetti che separano le vertebre della spina dorsale, fuoriescono dalla loro sede ed entrano in contatto con le strutture nervose.
Questi dischi sono dotati di una parete di contenimento a forma di anello fibroso. La sua funzione può venir meno a causa di forti traumi e per degenerazione naturale e il materiale contenuto dai dischi fuoriuscendo genera una pressione sui nervi che è causa di forti dolori.
L’ernia non si forma necessariamente all’altezza del disco lombare, sebbene sia la più diffusa, ma può interessare anche la cervicale o il dorso.
Nella maggior parte dei casi la patologia si manifesta precocemente quando il nucleo dei dischi intervertebrali è allo stato gelatinoso, per poi diminuire nei decenni successivi poiché tende a diventare rigido riducendo così la probabilità di avere questo problema.
Il grado di fuoriuscita del nucleo dalla sua sede può raggiungere vari livelli e si parla di: ernia al disco contenuta quando la fuoriuscita rimane al livello del canale vertebrale; ernia discale protusa se la fuoriuscita tocca l’anello di contenimento ed ernia lombare espulsa quando il nucleo fuoriesce rompendo l’anello.
Ernia al disco: cause e fattori di rischio
Le condizioni che possono favorire la comparsa di ernia al disco o ernia discale, possono essere molteplici e non è sempre facile stabilirne una causa precisa o univoca.
Ad esempio, il motivo della comparsa di ernia al disco può essere di tipo traumatico, dopo un forte colpo della strega, in seguito a lavori pesanti, sport praticati male o troppo intensi. Oppure, la causa può essere di tipo degenerativo, per predisposizione genetica o per via di altre patologie concomitanti.
La comparsa di problemi come ernia a livello lombare possono dipendere da molti altri fattori di rischio. L’età principalmente, più comunemente la mezza età, rappresenta il momento più a rischio per lo sviluppo della patologia e il sesso, essendo un problema prettamente maschile.
Lo stile di vita ha un ruolo importante, il fumo che diminuisce i livelli di ossigeno nel sangue, un’alimentazione scorretta con il conseguente sovrappeso che carica sulle vertebre, la vita sedentaria sono tutti fattori di rischio comprovati.
Anche le persone che fanno lavori molto impegnativi sul piano fisico hanno un maggiore rischio di sviluppo di ernia discale oppure può comparire in seguito a gravi lesioni alla schiena dopo una caduta o un incidente stradale.
Ernia discale: sintomi
Il sintomo principale che si prova è quello del dolore. In condizioni gravi, fortunatamente meno diffuse, oltre al dolore possono presentarsi diminuzioni della sensibilità, soprattutto agli arti inferiori, così come rallentamento dei riflessi.
Molte ernie, invece, sono asintomatiche. La comparsa della sintomatologia dipende dalla regione anatomica colpita e dalla grandezza della fuoriuscita del materiale discale.
Il midollo spinale è un fascio di fibre nervose che attraversa la colonna vertebrale; queste fibre nervose collegano tutte le parti del corpo al cervello e permettono la trasmissione di segnali nervosi in entrambi i sensi per questo, il dolore dalla zona colpita da ernia discale può diramarsi interessando altre zone.
Ad esempio, quando è l’area lombare a essere coinvolta, si verificano spesso i sintomi tipici di lombalgia, sciatalgia e colpo della strega. In casi molto rari si manifesta al dorso, con estensione del dolore a tutto il torace. A livello cervicale, infine, l’ernia può provocare rigidità, mal di testa, disturbi alla vista, torcicollo e vertigini.
Nelle fasi acute, il dolore può essere anche particolarmente intenso, la compressione può provocare disturbi della sensibilità come formicolii, costringendo il soggetto colpito da ernia al disco al riposo totale.
Se un disco preme su uno qualsiasi degli altri nervi che scendono lungo il midollo spinale, i sintomi possono arrivare a comprendere: paralisi muscolare, spasmi muscolari (contrazioni improvvise e dolorose).
Se la sintomatologia non dovesse regredire in pochi giorni con il riposo e gli antiinfiammatori, è importante rivolgersi ad un medico specialista in fisiatria o in ortopedia.
La diagnosi si effettua innanzitutto con la risonanza magnetica. Effettuato l’esame, lo specialista quindi prescriverà un trattamento in base al grado del disturbo.
Come curare l’ernia al disco
L’equilibrio tra riposo, esercizio e i farmaci è il mix ideale per curare patologie come la cervicale.
Nelle fasi acute e di grande dolore, solitamente si fa ricorso a farmaci antinfiammatori, antidolorifici o miorilassanti per via di eventuale rigidità muscolare e in casi più difficili anche cortisonici che possono ridurre sia il dolore sia l’infiammazione.
Talvolta la fase acuta regredisce spontaneamente per adattamento del fisico e i sintomi possono scomparire totalmente anche senza la risoluzione del problema. La fuoriuscita del liquido dai dischi intervertebrali, infatti, non rientra spontaneamente.
Un valido aiuto può arrivare anche dalla fisioterapia, dallo stretching, dall’esercizio fisico mirato e dai massaggi decontratturanti e allunganti, ma a patto che siano eseguiti sotto stretto consiglio medico e non da esperti improvvisati.
Esiste infine la possibilità di un intervento chirurgico risolutivo ma è una soluzione necessaria solo nei casi più gravi che, fortunatamente, sono piuttosto rari, per questo, l’approccio conservativo è quello più diffuso.
Da evitare assolutamente le attività che possano aggravare la vostra ernia del disco, come ad esempio: sollevamento pesi, sedentarietà prolungata.
Per evitare la comparsa di mal di schiena è consigliabile perseguire uno stile di vita attivo, praticare regolare attività fisica e sollevare oggetti pesanti in modo corretto.
Rimedi naturali
La scelta di ricorrere a rimedi naturali per la cura dell’ernia discale è da valutare sempre con il proprio medico poiché vanno esclusi tutti i potenziali effetti collaterali o eventuali sovrapposizioni con altre terapie che si stanno seguendo.
Però, si possono modificare alcune abitudini molto semplici per migliorare la propria condizione. Ad esempio bisogna scegliere un materasso di qualità, che segua naturalmente le linee del corpo, che non comporti posizioni innaturali o sollecitazioni immotivate sull’area coinvolta, per migliorare lo stato del sonno.
A livello locale, si consiglia l’applicazione di aloe vera in gel e di arnica. La digitopressione, infine, è una tecnica dolce che si può praticare da soli per allentare la pressione sui dischi.
Fate un pugno con entrambe le mani, ponete le nocche sui lati sinistro e destro della colonna vertebrale a livello della vita con i palmi rivolti verso l’esterno (2-4 dita di larghezza per parte).
Respirate profondamente e in modo uniforme, massaggiando quest’area con le nocchie fino a sentire calore. Questo esercizio si può ripetere anche più volte al giorno.