Al giorno d’oggi è difficile trovare alimenti veramente sani, ma sappiamo bene che alcuni prodotti, rispetto ad altri, sono soggetti a trasformazioni molto più estreme. E vengono al contempo realizzati con materie prime…beh, non certo di prima qualità. Ma pochi possono concorrere coi wurstel, prodotti a partire dagli scarti di molti tipi di carni diverse.
Le frattaglie selezionate per diventare wurstel vengono ammassate insieme all’interno di speciali macchinari che si occupano di tritarle e mescerle, in maniera tale da produrre una poltiglia che sarà poi la base sulla quale lavorare. Una volta lavorata a dovere, la carne viene successivamente immessa in una grande vasca.
Qui avviene “la magia“, per così dire. Avete presente tutti i vari “aromi” ed ingredienti particolari evidenziati nelle etichette? Ebbene, ecco come vengono aggiunti. La carne tritata (se l’hanno selezionata per diventare un wurstel, possiamo immaginare quanto fosse il suo valore di mercato e pertanto quanto possa essere “salubre”) viene raccolta in queste vasche nelle quali il personale addetto riversa gli appositi sacchi di “aromi”.
Sembra più materiale edilizio che cibo, vero? E non avete ancora visto tutto. A questo punto del processo di lavorazione il pastone ottenuto in questo modo viene innaffiato abbondantemente in modo da renderlo più omogeneo e malleabile, in maniera tale che si possa procedere al prossimo stadio.