Quando credi che non ci sia via di scampo, è giunto il momento di capire cosa fare se tuo figlio ti tratta male: non fatevi prendere dal panico, è una situazione più comune di quella che possiate mai immaginare! Il rapporto che lega madre e figlio, infatti, è un rapporto del tutto speciale, quasi viscerale, che, così dicono gli esperti, non è paragonabile a nessun altro rapporto della sfera familiare. Ed è per questo che, dopo averlo cresciuto con amore, rimaniamo ancora più sconvolte dal fatto che il nostro bambino (che bambino non è più!) ci possa trattare in questa maniera, specialmente se crediamo di non avere alcun tipo di colpa in questa situazione!
Ecco, tra il ‘credere’ e la verità ce ne passa. Con questo, non vogliamo assolutamente dire che abbiate delle vere colpe in tutto quello che sta succedendo, ma che sicuramente dobbiate indagare bene sui motivi che spingono vostro figlio ad avere un atteggiamento così ostile nei vostri confronti.
Non è un caso che queste situazioni, di solito, capitino nell’eta adolescenziale, un’età in cui nostro figlio è ‘ribelle’, e crede che il mondo sia molto più complicato di quello che si aspettasse: è il fisiologico passaggio dall’età infantile a quella adolescenziale, che porta con sé un inaspettato carico di responsabilità e di doveri, due parole sconosciute a nostro figlio (e a tutti i figli!) fino ad allora. E’ qui che si cominciano ad avere i primi problemi, i primi disagi e le prime delusioni, ed è del tutto normale che nostro figlio accumuli in sé una rabbia repressa che non sa far uscire fuori, se non urlando contro di voi!
Come detto più volte, però, non dovete spaventarvi, ma dovete affrontare questa situazione con la maturità e con il giusto equilibrio. Evitate di prendervela con voi stesse: il vecchio adagio “eppure non gli abbiamo fatto mancare nulla!” non centra appieno il problema! Certo, se avete cresciuto vostro figlio viziandolo in maniera eccessiva – e, spesso, non ce ne si accorge nemmeno di starlo facendo! -, allora è più probabile che, alle prime difficoltà intime e personali, vostro figlio scateni la sua rabbia contro di voi perché non state facendo, come avete sempre fatto, il lavoro al posto suo. Per cui, il primo punto è capire, senza inutili eccessi e colpevolizzazioni, se e dove si è sbagliato nella crescita del nostro bambino!
Il miglior modo per affrontare una situazione del genere è, senza dubbio, quello di confrontarvi con vostro figlio. Capire le sue ragioni, il perché di tanta rabbia repressa, farà bene a lui che riesce a cacciarla fuori, e anche a voi, che finalmente intravedete una luce alla fine del tunnel. Non disperatevi se i primi tentativi vanno a vuoto: il confronto è una novità per voi ma lo è anche per lui! Il miglior modo per ricucire un rapporto che si sta incrinando è quello di rispettare vostro figlio, di non trattarlo più come un bambino, e di dargli l’importanza di ‘piccolo uomo’ che merita all’interno del nucleo familiare.
Non abbassatevi ai ‘suoi livelli’: ricordatevi che avete a che fare con un ragazzo (ancora immaturo, se vi tratta così), e l’insulto non è la miglior arma per migliorare le cose tra di voi. Mantenete, poi, delle regole ferree, che possono essere negoziate solo in casi speciali, magari facendovi aiutare da vostro marito: non dovete mettere in discussione la vostra autorità di genitore, specialmente in questa fase dell’età di vostro figlio, potreste non recuperare più il rapporto.
Cosa fare se tuo figlio ti tratta male: gli errori da evitare
Ed ecco, infine, alcuni suggerimenti di cose da non fare assolutamente quando la situazione con vostro figlio diventa tesa. Innanzitutto, sembra banale da dire, ma non usate assolutamente la violenza, né verbale né tanto meno fisica, specialmente in questi casi. Oltre all’ovvia considerazione che la violenza non va mai usata il clima di tensione, infatti, in questo caso senza dubbio aumenterebbe. Non ignorate la situazione, però: quella che vostro figlio trasforma in rabbia può essere, in realtà, una richiesta di attenzione, e ogni buon genitore deve assolutamente tenere in considerazione questa eventualità.
Non prenderla sul personale. Se tuo figlio ce l’ha con te, nella stragrande maggioranza dei casi ti utilizza come ‘bersaglio’ per sfogarsi, e non certo perché ci odia: se non abbiamo niente da rimproverarci, dopo un’attenta analisi, allora saremo sicure che non siamo noi il motivo della sua rabbia! E’ importante anche non essere accondiscendenti: dimostrare debolezza, in situazioni come questa, metterebbe in dubbio il vostro ruolo di genitore e la vostra autorità; in un momento di difficoltà per vostro figlio, l’ultima cosa che deve succedere è generare in lui una confusione di ruoli… siete e rimanete sua madre, che deve (e sottolineamo: deve!) dare delle regole ben precise. Piuttosto, concentratevi sul creare delle regole ‘condivise’, giuste anche dal suo punto di vista, così da non generare in lui un ulteriore senso di ingiustizia.
La prima regola, comunque, è sempre quella di avere un buon dialogo ed affrontare dei discorsi importanti con vostro figlio che vi aiutino ad avere un rapporto disteso.