Uno dei discorsi che una madre deve necessariamente affrontare è quello che si deve fare quando si trova di fronte dei figli in giovane età che premono per uscire. È quindi necessario sapere cosa fare quando i figli vogliono uscire la sera, perché è molto importante riuscire a mettere da subito dei paletti, delle regole e dei limiti che questi dovranno rispettare.
Questa delicata fase della loro crescita, l’adolescenza, è infatti anche una continua ricerca da parte dei vostri figli dei propri spazi, di una propria autonomia e un’affermazione della loro voglia di essere già grandi (o almeno sembrare tali). Quando infatti i figli cominciano a voler rivendicare le proprie libertà e la propria identità da “adulti”, necessariamente il loro percorso di crescita passa dalla fase in cui hanno bisogno di costruirsi il proprio gruppo di amici e di frequentarlo lontano dalla vista dei genitori.
Non c’è un’età precisa in cui i figli cominciano ad sentire questa esigenza: dipende infatti fortemente dal contesto e dal grado di maturità che questi possiedono. Può capitare che questa esigenza sia già sentita intorno ai 13 anni, come può capitare che si aspetti i 15-16 anni. Non c’è un momento preciso valido per tutti, ma sicuramente i figli devono passare da questa fase, che è una tappa fondamentale nel percorso di crescita.
Cosa fare quando i figli vogliono uscire la sera: gli errori da evitare
Sapere cosa fare quando i figli vogliono uscire la sera è dunque importante per ogni genitore. Vediamo insieme come comportarci e cosa non fare assolutamente.
Per prima cosa, non cercare di frenare questa sua voglia di indipendenza e non costringerlo a tutti i costi dentro le mura domestiche: come già detto, questa fase è molto importante nel percorso di crescita di un ragazzo, fa parte del graduale percorso di distacco di un figlio dal contesto familiare e quindi dal cordone ombelicale.
Inoltre, urge riuscire a stabilire delle regole chiare e precise, dalle quali non si sgarra: per esempio, concorda l’orario di rientro appropriato, stabilisci che durante l’anno scolastico si esce la sera solo durante il week-end, fagli capire che è un privilegio da guadagnarsi duramente con i successi in altri ambiti (come quello scolastico), comunicagli che vuoi sempre sapere dove va e, se possibile, anche con chi. Le regole sono necessarie, anche se saranno sicuramente fonte di attriti con i propri figli: occorre tenere duro e tener conto che queste regole non possono essere universali, ma saranno influenzate da tanti fattori esterni.
Aspettatelo ancora svegli solo nei primi tempi, per controllare che non abbia ecceduto nelle sue libertà e che sia stato fedele alle regole stabilite. Cercate di evitare di fare troppe domande circa le sue uscite: se al rientro gli facciamo il terzo grado, difficilmente il ragazzo sarà stimolato a parlarne di sua spontanea volontà, lo metteremo invece sulla difensiva ed aumentiamo le possibilità che decida di tenerci completamente all’oscuro della sua vita fuori casa.
Infine, se succede che il figlio ha trasgredito ad una di queste regole faticosamente stabilite insieme, allora è importante dargli una punizione. Questa non deve essere vista come uno spauracchio sempre dietro l’angolo, ma piuttosto come una manifestazione della vostra coerenza nel ruolo di genitore e per non far recepire a vostro figlio il messaggio che è libero di fare come gli pare senza preoccuparsi di nulla.