Anoressia: sintomi e possibili cure

Curare un disturbo dell'alimentazione serio come l'anoressia non è facile, serve impegno e voglia di guarire. Ecco quali sono i sintomi, le possibili cure e come intervenire

Anoressia: sintomi e possibili cure

I disturbi dell’alimentazione, come l’anoressia o la bulimia, sono delle patologie molto gravi perché interessano il corpo ma sono generati dalla mente e purtroppo, in certi casi, è davvero difficile poterli risolvere.

Non è facile comprendere quello che passa per la testa di una persona che ha un rapporto difficile e distorto con il cibo: per alcune mangiare è l’unica consolazione, perciò finiscono col riversare ogni ansia e ogni problema su una quantità incredibile di alimenti, quasi sempre non troppo sani.

Molte volte le abbuffate vengono seguite da sensi di colpa forti che sfociano in atteggiamenti deleteri per la salute del corpo come l’induzione al vomito.

Un caso diverso è quello che può interessare una persona affetta da anoressia: essa ha principalmente paura di ingrassare e vede il cibo come un grande nemico, da evitare in ogni modo.

Anoressia: sintomi e possibili cure

Non sottovalutate un calo repentino e significativo di peso

Le persone affette da anoressia danno un’eccessiva importanza all’aspetto fisico e, purtroppo, non hanno una visione realistica di sé stesse: solitamente seppur magrissime continuano a vedersi grasse.

Possibili cause dell’anoressia

Si è riscontrata una maggiore incidenza di casi di anoressia nei paesi industrializzati dove, sebbene il cibo sia presente in abbondanza, la donna ideale veste la small ed è sempre a dieta, nella sporadica ricerca della magrezza.

Sono maggiormente interessati da questo disturbo dell’alimentazione gli individui di sesso femminile, sopratutto nell’età adolescenziale, quando sono particolarmente vulnerabili e hanno un bisogno estremo di sentirsi accettati dai loro coetanei.

Spesso l’anoressia si presenta dopo una dieta particolarmente drastica, ovvero con l’intenzione di perdere del peso e la speranza di trovare la forma perfetta. Molte ragazze hanno grosse difficoltà con la propria autostima e questo comporta una visione distorta di sé stesse.

Sintomi dell’anoressia

Una persona affetta da anoressia si riconosce soprattutto per un sistematico rifiuto del cibo proprio perché vive nel terrore di poter ingrassare. Il rifiuto di mangiare si accompagna ad una serie di altri comportamenti tipici della malattia come l’eccessiva attività fisica e l’induzione del vomito ogni volta che si consuma del cibo.

L’anoressia si manifesta in due forme: l’anoressia restrittiva, che unisce il digiuno ad una attività fisica spasmodica e l’anoressia con bulimia che comprende comportamenti come l’abuso di farmaci lassativi e l’induzione sistematica al vomito.

Anoressia: sintomi e possibili cure

Sopravalutare l’importanza dell’aspetto fisico è un errore

Conseguenze dell’anoressia

Purtroppo l’estrema magrezza, l’uso di lassativi e il vomito induco una serie di gravi problemi che minano gravemente la salute del corpo. Un’estrema e repentina perdita di peso induce amenorrea, stitichezza, stanchezza, freddo eccessivo e dolori addominali; in più il vomito rovina lo smalto dei denti.

L’evoluzione dell’anoressia, che in alcuni casi può addirittura diventare cronica, causa un progressivo deterioramento del fisico, un invecchiamento precoce e uno stato di salute talmente precario che si rende necessario un ricovero ospedaliero per somministrare nutrimento e liquidi all’ammalata.

Cure

Se la donna affetta da anoressia ha avuto una perdita di peso non troppo importante, che si aggira attorno al 25% della massa originaria, può seguire una terapia ambulatoriale, ma se il calo ponderale è allarmante e sono presenti problemi medici, allora è necessario un ricovero per stabilizzare lo stato generale di salute.

L’anoressia viene trattata sotto diversi aspetti medici di cui se ne occupa un’équipe multidisciplinare: psichiatri, psicologi, medici, infermieri lavorano insieme per ristabilire un equilibrio psico-fisico.

Anoressia: sintomi e possibili cure

In caso di anoressia un supporto psicologico può essere importante

Ovviamente la terapia comportamentale è la fase cruciale del trattamento e serve a far comprendere all’ammalata di anoressia che il peso e la forma fisica non servono a misurare l’importanza di una persona.

Il trattamento si divide in tre fasi: normalizzare il peso, migliorare la stima di sé stesse e prevenire eventuali ricadute. Dopo la stabilizzazione del peso è possibile che i medici ritengano opportuno la prescrizione di antidepressivi o ansiolitici.

Se temete che vostra figlia, o una persona a voi cara, possa essere caduta nel tunnel dell’anoressia rivolgetevi al vostro medico di base o al consultorio famigliare per dare tutto l’aiuto di cui ci sarà bisogno.

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