Zucchero si arrabbia su Bezos: "Rompi cogli*ni, abbiamo a che fare con 5-6.. (2 / 2)

Nel corso del suo atteso concerto allo Stadio Euganeo di Padova, Zucchero Fornaciari ha trasformato un momento musicale in un’invettiva tagliente contro ciò che, a suo dire, rappresenta la decadenza del nostro tempo. Tra un brano e l’altro, con la schiettezza che lo contraddistingue da sempre, l’artista emiliano si è lasciato andare a una serie di commenti infuocati, rivolti in particolare al recente matrimonio di Jeff Bezos celebrato a Venezia.

Cosa viene a fare qui?”, ha tuonato Zucchero, ironizzando sul fatto che l’ex patron di Amazon si fosse già sposato precedentemente e insinuando una certa ostentazione di potere e ricchezza, in contrasto con l’identità storica e culturale della città lagunare.

Il tono è diventato presto più duro, trasformandosi in una critica più ampia e generalizzata verso i potenti del mondo, che l’artista ha definito senza mezzi termini come “5-6 spermatozoi venuti male”. Una frase che ha suscitato reazioni contrastanti tra il pubblico: c’è chi ha applaudito con entusiasmo, riconoscendo nella rabbia di Zucchero una sincera frustrazione nei confronti dell’attualità, e chi invece ha percepito l’uscita come eccessiva.

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Ma il cantautore non si è fermato lì. Il suo sfogo ha preso anche una piega più amara, quando ha evocato i tristi eventi delle operazioni militari e dei contrasti bellici in corso, dichiarando che “si stanno massacrando” e che “si fanno i dispetti tra di loro”, con un evidente riferimento ai leader globali e alla loro incapacità di agire con empatia e responsabilità. Queste parole, pur filtrate da un linguaggio colorito e provocatorio, hanno toccato corde profonde, richiamando una visione disillusa di un mondo che sembra sempre più dominato da giochi di potere e indifferenza.

Eppure, nel suo sfogo, Zucchero non ha mai smesso di essere quello che il suo pubblico ama: un artista genuino, ruvido ma autentico, capace di mescolare rabbia e poesia, denuncia e passione. Anche per questo, nonostante le polemiche che inevitabilmente le sue parole genereranno, la sua voce continua a essere ascoltata non solo per la musica, ma per la capacità – rara – di dire ad alta voce ciò che molti pensano in silenzio.