Zia si fidanza con nipote e confessa: "Ha la.. (1 / 2)

Zia si fidanza con nipote e confessa: "Ha la..

Avere un figlio con il DNA di due madri biologiche non è più fantascienza. Grazie ai progressi della medicina riproduttiva, oggi una coppia di donne omosessuali può concepire un bambino condividendo il materiale genetico. Non servono milioni di euro o laboratori avveniristici: bastano circa cinquemila euro e una ricerca online per trovare cliniche specializzate.

All’estero, in particolare, è sempre più diffuso il “travaso di ovuli”, una tecnica che permette a una donna di donare i propri ovociti alla partner, che li feconda attraverso la fecondazione in vitro (FIV) e porta avanti la gravidanza. Ma la storia che vi raccontiamo oggi va oltre: protagoniste sono una zia e sua nipote, legate da un vincolo familiare e biologico senza precedenti.

La coppia, composta da due donne, ha deciso di sfruttare la tecnica del travaso di ovuli con un elemento inedito: una delle due madri è la zia dell’altra. In pratica, la donna più anziana ha donato i propri ovociti alla nipote, che li ha fatti fecondare con il seme di un donatore e ha portato in grembo il bambino.

Il risultato? Un figlio con il DNA di entrambe, ma con un legame di parentela che si intreccia in modo unico. Non mancano le critiche di chi vede in queste pratiche un eccesso di medicalizzazione o un dilemma etico. Ma al di là delle polemiche, resta un fatto: la scienza oggi rende possibile ciò che fino a pochi anni fa sembrava impossibile.

Per molte coppie omosessuali, ma non solo, queste tecniche rappresentano la realizzazione di un sogno: avere un figlio che sia biologicamente di entrambe. La storia di questa zia e della sua nipote ha fatto il giro del web. Il racconto intimo sta suscitando grande scalpore. Ecco tutti i dettagli nella pagina successiva.