Sono tante le persone che si chiedono se lo yogurt scaduto si possa ancora mangiare ed entro quando bisogna farlo. Una ricerca francese ha dimostrato che tutti gli yogurt, anche a distanza di 3 settimane, erano ancora commestibili; alcuni, in realtà, lo erano più di altri.
Quelli naturali, infatti, rispetto a quelli che contengono zucchero e frutta, riescono a mantenere per più tempo a mantenere i nutrienti e i fermenti lattici al suo interno ancora attivi per lo sviluppo della flora batterica. Potranno quindi essere sempre usati per preparare una buon ciambellone allo yogurt, che potrà deliziare tutta la famiglia.
La concentrazione dei fermenti lattici, Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus thermophilus, devono mantenersi vivi all’interno dello yogurt per essere efficace e buono. Si conta che la loro concentrazione deve essere maggiore o uguale a 100 mila unità per millilitro.
L’unico valore che cambia rispetto a quello non ancora scaduto, secondo questi ricercatori, è il pH: questo tende a diminuire leggermente.
Se la data di scadenza non è rilevante, a cosa bisogna stare attente se lo yogurt è scaduto?
Yogurt scaduto: accorgimenti
Nelle confezioni di qualsiasi alimento è posta una scritta relativa alla scadenza. Insieme alla data, infatti, è indicato “consumare preferibilmente” o “consumare entro”. Questa farse ci fa intuire che esistono alimenti la cui data di scadenza indicata è labile, o per meglio dire indicativa. Tutto dipende da alcuni fattori.
Se il processo di acidificazione e la data di scadenza non sono eccessivamente “rilevanti” quando si parla di yogurt scaduto, di benefici, di proprietà e principi attivi, ci sono alcuni aspetti su cui bisogna prestare la massima attenzione.
Lo yogurt, infatti, non deve essere mangiato, in alcuni casi. Premesso che lo yogurt deve essere conservato correttamente in frigorifero, non bisogna mangiarlo se la confezione è aperta o se sono presenti rigonfiamenti sulla parte superiore del vasetto o in tutta la confezione. Altri indicatori che ci fanno capire che il nostro yogurt non è più buono è se questo emana un odore strano o sgradevole e se ci sono tracce di muffa.
In realtà, queste regole valgono anche quando si parla di yogurt ancora “freschi”.
Effetti collaterali e rischi
In caso di alterazioni, ad esempio muffe, presenti anche nello yogurt scaduto si può rischiare l’avvelenamento.
In questi casi, i sintomi principali sono la presenza di nausea e vomito, dolori e crampi addominali, febbre alta, disidratazione.
I sintomi di intossicazione si manifestano, inoltre, con l’avere sempre sonno (letargia), stanchezza, debolezza, mal di testa e svenimenti.
In questi casi è importante fare sciacquare immediatamente la bocca alla persona e contattare il medico per la cura farmacologica a base di antiemetici, antidiarroici e agenti antimicrobici.
Inoltre bisogna fare attenzione a mantenere idratata il paziente facendo bere spesso acqua e liquidi, te, tisane e decotti, che possono essere addolciti con del miele.
Durante questa fase di avvelenamento ed intossicazione è meglio evitare di mangiare perché può provocare vomito. Quando gli effetti saranno più leggeri, si potrà procedere a far mangiare gradualmente del cibo, in base alla reazione che scatena. Bisogna escludere dalla dieta frutta, verdura, spezie, grassi e fritture.