Ylenia Carrisi, la notizia dopo 30 anni dalla sua scomparsa: è stato ritrovato (2 / 2)

A distanza di oltre 30 anni, la scomparsa di Ylenia Carrisi rimane ancora oggi un mistero irrisolto.  La ragazza è scomparsa misteriosamente a New Orleans il 31 dicembre 1993.

Dopo aver abbandonato gli studi di letteratura, Ylenia aveva deciso di seguire il suo sogno di viaggiare per il mondo con uno zaino e un diario. L’ultimo contatto con la famiglia risale al primo gennaio 1994. A New Orleans, Ylenia aveva incontrato Alexander Masakela, un trombettista di strada con precedenti per tossicodipendenza e molestie.

Nonostante alloggiassero nella stessa stanza, Masakela non ha denunciato la scomparsa di Ylenia, né è stato rintracciabile dalla famiglia. La polizia ha iniziato le indagini solo dopo che l’uomo ha tentato di saldare il conto dell’hotel con assegni turistici non firmati di Ylenia. Masakela è stato arrestato il 31 gennaio, ma rilasciato per mancanza di prove. Secondo Romina Power, ad essere responsabile della scomparsa della figlia sarebbe proprio quest’uomo, che l’avrebbe coinvolta in un giro di tratta delle bianche.

Al Bano, invece, crede alla testimonianza di Albert Cordova, guardiano notturno dell’Audubon Aquarium of the Americas, che afferma di aver visto una ragazza bionda gettarsi nel Mississippi il 6 gennaio 1994. Ylenia avrebbe detto “Io appartengo alle acque” prima di buttarsi, una frase che, secondo Al Bano, la ragazza diceva spesso prima di tuffarsi.

Dopo 30 anni dalla scomparsa, Romina Carrisi ha ritrovato un oggetto appartenuto a Ylenia: il “Little Golden Book” su cui Ylenia aveva scritto il suo nome. Questo ritrovamento ha riportato alla mente molti ricordi, trasformando un oggetto apparentemente insignificante in un prezioso legame con il passato.