West Nile, parla Pregliasco, i 5 sintomi a cui fare attenzione (2 / 2)

L’estate è sinonimo di  zanzare e, purtroppo, torna l’incubo del  virus West Nile.  A rompere il silenzio ci ha pensato uno dei massimi esperti in materia,  il  virologo Fabrizio Pregliasco,  che abbiamo visto in prima fila negli anni bui della pandemia da Covid e che  è sempre pronto a fornirci i suoi preziosi consigli. L’esperto ha dichiarato che il  virus può durare settimane, risultando rischioso per anziani e immunodepressi.

Pregliasco ha precisato che il virus, nel 20% dei casi, si presenta con sintomi che si possono confondere con un’influenza estiva,  e essi sono  5  in particolare, c che ha passato in rassegna.

Il primo è la febbre che spesso esordisce tutto ad un tratto ed è  accompagnata da mal di testa,  a volte  intenso e persistente. Il soggetto contagiato avverte dolori muscolari soprattutto alla  schiena e  agli arti. A volte  compaiono  nausea e disturbi gastrointestinali, come vomito o diarrea.  Non succede sempre ma a volte il contagiato presenta  un’eruzione cutanea, un esantema simile a macchie rosse che si manifesta soprattutto su tronco e arti superiori.

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In meno dell’1%, il virus potrebbe colpire il sistema nervoso centrale, causando encefalite, meningite o paralisi . Si tratta di casi che, non curati in tempo, possono mettere in serio pericolo la vita, portando addirittura al decesso. Allo stato attuale, non c’è un vaccino per l’uomo.

Dal momento che prevenire è meglio che curare, occorre osservare dei comportamenti che si rivelano preziosi per  evitare il contagio. Tra questi, troviamo l’impiego di repellenti,  un abbigliamento formato da   abiti chiari e coprenti,  l’installazione di  zanzariere alle finestre . Gli esperti consigliano, inoltre, di togliere tutti i ristagni d’acqua, es. quelli delle fioriere, che rappresentano un luogo di ritrovo per le zanzare.    La diffusione del virus passare per la  sorveglianza sanitaria, il controllo veterinario sugli animali e la collaborazione dei cittadini.