West Nile, l’Italia è la più colpita in Europa: casi in aumento e decessi (2 / 2)

Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale l’Italia al momento in Europa è la nazione più colpita dal West Nile. Questa estate le persone stanno facendo i conti con una situazione molto più pericolosa dello scorso anno in quanto i decessi sono già 8.

Le regioni più colpite sembrano essere Lazio e Campania dove qui si sono verificati 5 degli 8 decessi. Come ha sottolineato l’epidemiologo Gianni Rezza, il rapporto fra casi gravi e decessi è anomalo: 5 morti su 16 casi segnalati. Questo potrebbe indicare una circolazione del virus più ampia di quanto rilevato, oppure l’infezione ha colpito fasce di popolazione più fragili.

Infattti le persone colpite e che poi sono decedute si è rilevato essere molto anziane e con diverse patologie già all’attivo. Questo vuol dire che si tratta di un patogeno che colpisce sono gli anziani e i deboli? Niente di più sbagliato perchè ci sono persone anche giovani ricoverate negli ospedali per le cure del caso.

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Secondo le stime degli epidemiologi in Italia i casi stimati di West Nile sarebbero circa al momento 10.000 (qualcosa in meno, qualcosa in più). Sono cifre importanti che ci indicano come la circolazione virale, esattamente come accaduto durante il Covid, possa essere sottostimata e i casi essere molti di più.

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle patologie trasmissibili, che nel bollettino aggiornato al 30 luglio segnala casi in cinque Paesi europei: Italia, Grecia, Romania, Bulgaria e Francia. L’Italia appunto risulta essere ad oggi la più colpita con 89 casi accertati: di questi 40 hanno complicazioni neurologiche e 8 sono appunto le persone che hanno perso la vita.