West Nile in Italia, il virus delle zanzare infette miete vittime (2 / 2)

Sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità possiamo reperire informazioni utili a comprendere meglio il virus. Chi è sintomatico presenta, in genere, sintomi leggeri come febbre, mal di testa, nausea, vomito, sfoghi cutanei.

I sintomi più gravi, che si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette, in genere, appunto, in anziani o soggetti debilitati, comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma.

Il periodo di incubazione, dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit immunitari. La diagnosi viene effettuata attraverso test di laboratorio (Elisa o Immunofluorescenza) effettuati su siero e, dove indicato, su fluido cerebrospinale, per la ricerca di anticorpi del tipo IgM .

Va precisato che al momento non esiste un vaccino per il virus West Nile, o Febbre del Nilo, ma sono in corso studi per individuare vaccini in grado di contrastarlo. I sintomi, in genere, scompaiono da soli dopo qualche giorno o, al massimo, possono protrarsi per qualche settimana. Nei casi più gravi è invece necessario il ricovero in ospedale, dove i trattamenti somministrati comprendono fluidi intravenosi e respirazione assistita.

La prevenzione al momento è l’arma migliore, quindi usate repellenti, indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando siete all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto, usate le zanzariere alle finestre, svuotate di frequente i vasi di fiori o i secchi con acqua stagnante, cambiate spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali, tenete le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono usate.