Olly, pseudonimo di Federico Olivieri, torna sul palco dell’Ariston per la sua seconda partecipazione al Festival di Sanremo. Questa volta ha presentato Balorda Nostalgia, un brano dal sapore malinconico che inevitabilmente risuona un po’ in tutti, ed è forse questa la chiave del successo di questa canzone.
“Vorrei tornare a quando ci bastava ridere, piangere, fare l’amore”, canta Olly, descrivendo un sentimento universale che ha conquistato il pubblico. Durante la terza serata, la canzone si è posizionata tra le prime 5 della classifica provvisoria, mentre nella serata delle cover l’artista ha omaggiato Genova con una versione de Il Pescatore di Fabrizio De André, esibendosi insieme a Goran Bregovic e la sua Wedding & Funeral Band, raggiungendo il quarto posto.
Balorda Nostalgia è il frutto della collaborazione tra Olly, il suo storico produttore Jvli e Pierfrancesco Pasini. Il brano, una ballad pop, esplora il tema di una separazione difficile da accettare, in cui la nostalgia emerge anche nei gesti più semplici, come cucinare o cantare. Di cosa parla questa canzone?
“Non so più come fare senza te, te che mi fai vivere e dimenticare”, recita il testo, catturando l’essenza di un amore perduto ma ancora vivido nei ricordi. Olly, già protagonista a Sanremo 2023 con Polvere, conferma il suo talento e la sua capacità di emozionare. Nelle interviste, ha descritto Balorda Nostalgia come una canzone che parla di “una nostalgia balorda, che fa male ma che alla fine libera”. E d’altronde, chi non ha mai vissuto un’emozione simile nella propria vita?
Con questo brano, Olly non solo si è aggiudicato il favore del pubblico, ma ha anche dimostrato di essere uno degli artisti più promettenti della nuova generazione musicale italiana. Balorda Nostalgia è un inno alla malinconia, ma anche alla speranza di ritrovare sé stessi dopo un amore finito. Un messaggio che risuona profondamente, rendendo Olly uno dei protagonisti indiscussi di questa edizione del Festival.