L’autopsia ha rivelato che Anastasia era ancora viva mentre veniva trascinata tra i cespugli di Villa Pamphili. Il corpo della giovane donna è pieno di ferite profonde e graffi su entrambe le gambe che descrivono, più di ogni altra cosa, quello che la povera 28enne russa, ha dovuto subire.
Questi sono, difatti, i segni compatibili con un trascinamento attraverso la vegetazione, probabilmente mentre era priva di sensi o mentre provava a fuggire strisciando via da Francis Kaufmann.
Ricordiamo che quando i carabinieri su segnalazione di un passante, sono sopraggiunti nella villa, hanno rinvenuto il corpicino della piccola Andromeda, di soli 11 mesi ,figlia di Anastasia e di Kaufmann, sotto un telo nero e non ci sono dubbi sul fatto che sia stata prima picchiata e poi soffocata.
Kaufmann, attualmente detenuto presso il penitenziario di Rebibbia, dovrà rispondere di accuse pesantissime, quelle di duplice delitto e occultamento del corpo, pur continuando a professarsi innocente, ricorrendo al Riesame. Le prove contro di lui sono schiaccianti, anche perché il suo Dna è stato trovato sul telo che copriva Anastasia e sul corpo della figlioletta (dimostrandone la paternità).
Anastasia non è deceduta naturalmente, questo è stato confermato dalla procura che si sta occupando della precisa causa della dipartita, per cui seguiranno altri aggiornamenti. Il sospetto è che sia stata fatta fuori in modo brutale, dopo che è stata inseguita o dopo aver provato a fuggire al suo killer. Il duplice delitto di Villa Pamphili è un giallo tutt’altro che risolto ma seguiranno ulteriori dettagli che serviranno a delineare, in modo chiaro e preciso, quanto accaduto, essendo questo uno dei casi più efferati dell’ultimo periodo in Italia.