Vigili investiti, Daniele Virgili riapre miracolosamente gli occhi. L’inquietante racconto dell’accaduto (2 / 2)

I medici  del San Camillo, in cui Daniele Virgili è ricoverato, hanno interrotto la  sedazione  del giovane vigile, che ieri pomeriggio ha incontrato la sua famiglia,  a distanza di diverse ore dal tremendo investimento da lui subito,   che gli è costato un caro presso,   l’amputazione della gamba sinistra, mentre la destra è stata ricostruita da un’équipe chirurgica specializzata.

Daniele ha riconosciuto i genitori, il fratello Riccardo e la fidanzata Chiara che lo hanno rincuorato.  Senza ombra di dubbio, si è trattato di un momento davvero toccante, commovente,  molto forte sotto l’aspetto psicologico, poiché il supporto dei propri cari è prezioso, oggi più che mai. In attesa dell’esito degli esami tossicologici  sul carabiniere, 47enne,  le indagini proseguono a ritmo serrato.

Allo stato attuale,  Cabras è  denunciato per lesioni stradali gravi e gravissime, e guida in stato di ebbrezza.  Ha subito il ritiro della patente e il sequestro dell’auto.

I carabinieri, solo dopo il giudizio in tribunale, decideranno se disporre le sospensioni dal servizio o provvedimenti disciplinari più gravi mentre allo stato attuale Cabras non avrebbe ancora chiamato la famiglia Virgili, né il comando generale della Municipale. Il fratello di Daniele,  incontrandolo dopo il suo risveglio, gli ha detto:  “Dopo l’incidente  mi ha detto che non ci saremmo più rivisti. Hai visto che non è vero”  per poi chiosare: ” Grazie ai medici e mi raccomando: donate il sangue come avete fatto per Daniele”.

Riccardo Virgili, intervistato, poco dopo l’incidente, aveva raccontato l’accaduto: ” Stavano  raggiungendo il posto sulla Tiburtina per uno schianto  tra un  motociclista e un’altra macchina. Il motociclista ha soccorso mio fratello e, stando a quello che c’hanno, questa persona (Cabras) è arrivato senza proprio frenare, da dietro,  investendo mio fratello. E’ andato a ad intaccare tutte le gambe” ed ancora: “Mio fratello mi ha chiamato e mi ha detto tante cose bellissime, tra cui “Siete stati stato un ottimo fratello ed un ottimo padre ma sto morendo, non vedo più, non ho più le gambe”. Riccardo ha aggiunto: “Quando siamo arrivati l’ ho visto nella situazione peggiore che un fratello possa trovarsi a  vedere e là ho capito a la gravità. Io ho chiesto sia al sindaco che a tutti quante le istituzioni di fare chiarezza, insomma, che questa persona paghi. Perché vedere mio fratello così, con questa persona ubriaca che rideva io, questa scena non la cancellerò mai dalla mia vita e non mi ha fatto troppo male”.