Che siamo all’alba di una nuova pandemia pare ormai scontato alla stessa OMS. Stiamo vedendo infatti come il virus dell’aviaria sia ad esempio avanzando sempre di più. E purtroppo proprio il Covid torna ad essere uno spauracchio da tenere sotto controllo.
Infatti negli Stati Uniti d’America in queste settimane i contagi da Covid-19 sono aumentati a dismisura a causa di una nuova variante nota agli scienziati con la sigla LP.8.1. Si tratta di una variante estremamente contagiosa che viene tenuto adesso sotto costante controllo da medici e patologi.
Attualmente questa variante si riscontra nel 42% dei contagiati negli Stati Uniti mentre in Europa prevale ancora la XEC. Questa nuova variante L.B.8.1 “ha un’alta capacità di sfuggire alla risposta immunitaria” – così affermano gli scienziati per i quali questa variante potrebbe essere più pericolosa.
Anche i sintomi sono più importanti rispetto alle altre varianti. Febbre con temperatura elevata pari o superiore a 38 °C, tosse secca e stanchezza o affaticamento sono i sintomi tipici di questa nuova variante. Anche la congiuntivite può essere un sintomo di questa nuova variante e torna anche la perdita o alterazione dell’olfatto.
Uno studio pubblicato su Lancet Infectious Disease a metà febbraio ha invece mostrato che, rispetto alla ‘variante madre’ JN.1, LP.8.1 presenta una minore possibilità di provocare sintomi abbastanza seri e che richiedono il ricovero, mentre sfugge comunque alla risposta immunitaria degli anticorpi anti Sars-CoV-2 il coronavirus responsabile appunto del Covid.
Staremo a edere se tale variante verrà anche trovata in Europa in maniera consistente, il Covid come si vede deve essere tenuto sempre in grande osservazione. Ci vuole davvero niente che arrivi una nuova variante ancora più pericolosa di quelle esistenti.