
Il quadro clinico che emerge dalle analisi dei medici è chiaro: la variante K dell’influenza sta dominando la scena invernale, caratterizzandosi per una trasmissione estremamente aggressiva. Il pediatra Italo Farnetani ha spiegato che questa mutazione è diventata prevalente, colpendo in modo massiccio la fascia pediatrica con sintomi che, seppur tipici, si presentano con una intensità preoccupante.
In Italia, i casi sono in netto aumento e le autorità sanitarie monitorano con estrema attenzione l’andamento dei contagi, che non sembrano rallentare nonostante la chiusura delle scuole. I sintomi principali includono temperature elevate, dolori muscolari diffusi e una profonda spossatezza che costringe i piccoli pazienti a lunghi periodi di riposo forzato.
Secondo gli esperti, il consiglio fondamentale per gestire l’emergenza vitale e il disagio dei bambini è quello di non farsi prendere dal panico e monitorare costantemente l’idratazione. Italo Farnetani sottolinea l’importanza di somministrare farmaci per abbassare la temperatura solo quando strettamente necessario, seguendo le indicazioni del proprio medico di fiducia per evitare complicazioni.

L’uso di antibiotici è fortemente sconsigliato a meno di sovra-infezioni batteriche accertate, poiché la natura della patologia è puramente virale. I pediatri ricordano che la prevenzione, attraverso il lavaggio frequente delle mani e l’aerazione degli ambienti, resta lo strumento più efficace per limitare la diffusione di questa azione aggressiva del virus nelle case.
Mentre il picco sembra ancora lontano, la raccomandazione per le famiglie resta quella della prudenza: evitare luoghi eccessivamente affollati se i bambini presentano i primi segnali di malessere. La sfida lanciata dalla variante K si vince con l’informazione corretta e una gestione attenta dei tempi di recupero, garantendo ai più piccoli il tempo necessario per una guarigione completa.