Variante Eris, arriva la conferma dello studio: ecco cosa hanno scoperto (2 / 2)

L’Università dell’Insubria ha appena divulgato sulla prestigiosa European Journal of Internal Medicine una nuova ricerca che spiega in modo dettagliato il motivo di questo nuovo picco dei contagi causato dalla variante Eris. A coordinare questo importante studio il dottor Fabio Angeli, del dipartimento di Medicina e innovazione tecnologica, il quale ha fatto luce sulle caratteristiche fondamentali di questa nuova variante.

Con la variante Eris si è registrato un aumento degli indicatori, come numero di casi positivi, tasso di occupazione dei letti di terapia intensiva, decessi e tasso di positività ai tamponi. La spiegazione a questi dati sarebbe causato, a dire di questo studio, dalla maggiore resistenza agli anticorpi e la inalterata capacità trasmissiva e di legame alle nostre cellule della variante EG.5 rispetto alle precedenti e temute varianti Omicron.

In Italia questa nuova variante sta diventando sempre più dominante: è presente in almeno il 40% dei sequenziamenti. Inoltre si è registrato un +43,4% i casi positivi e +44,6% i decessi nell’ultima settimana, rispetto la precedente.

Tornando alla ricerca dell’Università dell’Insubria, si è scoperto come questa nuova variante sia caratterizzata da una particolare mutazione (F456L) avvenuta a livello della proteina Spike del virus, che garantirebbe alla variante Eris una maggiore capacità di sfuggire alle difese anticorpali.

Il coordinatore di questa ricerca, Fabio Angeli, ha poi ribadito l’importanza dello studio di queste nuove varianti: “Ora più che mai  è importante continuare a studiare e monitorare la diffusione delle varianti del virus, anche per indirizzare le future strategie preventive”.