Va al pronto soccorso e i medici restano senza parole: nel gluteo aveva lo… (2 / 2)

Quella che vi racconteremo nei prossimi paragrafi è una vicenda surreale che ha riguardato un uomo italiano. A causa di un grave sinistro avvenuto diversi anni addietro l’uomo è stato protagonista di una situazione che gli ha cambiato completamente la vita.

Dal sinistro è riuscito a salvarsi ma con una complicazione abbastanza grave. Infatti il sinistro aveva provocato il completo spostamento dell’intestino verso il acino e quindi alla gamba, così come anche lo stomaco aveva cambiato posizione.

Questo si era conficcato all’altezza del gluteo. Una situazione che dava molto fastidio all’uomo che però è stato giudicato inoperabile da molte strutture in Italia. A questo punto si è recato presso l’ospedale Monaldi di Napoli, centro di eccellenza in ricostruzioni di parti di corpo dovuti anche a sinistri.

E infatti a Napoli hanno operato l’uomo con successo. Tantissima la soddisfazione dell’equipe del nosocomio. “Quando è arrivato nella nostra struttura abbiamo sottoposto il paziente ad indagini diagnostiche, ci siamo resi conto che la cavità addominale era completamente vuotata dalle viscere” – queste le parole del dottor Diego Cuccurullo.

L’intervento ha previsto un trattamento innovativo con tre tipi di tecniche differenti tra cui la tecnica cosiddetta “di Madrid”. “L’ho ribattezzato ‘Stretto abbraccio a Madrid’ proprio dalla fusione delle tecniche impiegate. Per descrivere la complessità e delicatezza della procedura basti pensare che sono state usate protesi così grandi da sfiorare il metro quadro di dimensione” – così ha spiegato ancora Cuccurullo.

Adesso l’uomo è tornato alla vita normale e il decorso è durato qualche giorno senza nessuna complicazione. A 47 anni l’uomo può quindi riprendere una vita come quella che aveva prima del sinistro. “Grazie alla competenza dei nostri professionisti adottiamo soluzioni multidisciplinari e innovative con risultati eccellenti che ci portano ad essere il primo centro della Campania per numero di casi e per complessità degli interventi” – questa la nota dei medici del Monaldi.