Giovanni Battista Facchinetti, il signore 80enne che vedete in foto, lunedì 12 dicembre si è recato al funerale della povera moglie. Un giorno davvero straziante per il povero nonnetto, che ha dovuto dire addio, nella mattinata, alla moglie Maria con la quale aveva condiviso una grossissima parte della sua esistenza. Ma, poco dopo, mentre stava attraversando via Circonvallazione, a Travagliato, in provincia di Brescia, in prossimità delle strisce pedonali, il destino si è accanito ancora una volta, in quanto è stato falciato da un’auto.
Forse per il buio e la nebbia presenti, una vettura che stava procedendo a velocità ridotta lo ha investito e l’anziano è caduto a terra, battendo la testa. I soccorsi, intervenuti tempestivamente, lo hanno trasportato in codice giallo in ospedale, dato che le sue condizioni non sembravano gravi. Nel letto del nosocomio, il pover’uomo ha lottato tra la vita e la morte per 3 giorni, sino a quando il suo cuore non ce l’ha fatta ed è deceduto.
Una duplice scomparsa, due coniugi venuti a mancare a poche ore di distanza l’uno dall’altro, un’intera famiglia devastata, una comunità stretta attorno al dolore dei figli della coppia, Francesco, Nadia e Marco. L’uomo, stimato e benvoluto da tutto il suo paese, si occupava da diversi anni di volontariato ma era conosciuto anche per la sua attività di imprenditore, e per il suo impegno, per diverso tempo, nel consiglio dell’Associazione Artiglieri.
Facchinetti aveva anche scritto un libro autobiografico. Domani, venerdì 16 dicembre, alle ore 15:00, si terranno i suoi funerali. Si prevede una forte affluenza di gente all’interno della chiesa parrocchiale per rendere un ultimo saluto a quest’uomo così sfortunato, vittima di un incidente, nello stesso giorno in cui aveva dato il suo addio terreno alla moglie amatissime.
Storie che fanno venire la pelle d’oca, tristissime, impensabili; storie di cui non ci si capacita in quanto la sfortuna, proprio come una sorta di nuvola fantozziana, ha posto fine all’esistenza di un marito e una moglie amatissimi dalla loro comunità. Restano i ricordi, restano i loro insegnamenti, le foto sbiadite dal tempo ma la disperazione dei loro figli è comprensibilissima per le modalità dell’improvviso trapasso del loro papà. Non possiamo che unirci al loro dolore.