Ustica, dopo 44 anni un ex militare svela: "Mi fu detto di…" (2 / 2)

La strage di Ustica, di cui  tra due giorni, ricorre l’anniversario,  è uno dei capitoli più strazianti che si siano mai verificati e ad oggi, sono troppi, ancora, i dubbi attorno ad essa. Il tempo sta passando, quasi 45 anni,  ma nessuno dimentica, ovviamente.  Un ex addetto militare dell’ambasciata di Francia a Roma,  alla fine degli anni 80, ha fatto delle clamorose rilevazioni.

Ma cosa avrà mai dichiarato? “Lo Stato Maggiore italiano mi ha chiesto di chiedere allo Stato Maggiore francese il rilevamento radar di quella notte, il colonnello francese mi ha detto che dal momento che la base di Solenzara era chiusa è stato comunicato allo Stato Maggiore italiano che il radar era in manutenzione” e “mi hanno detto di rispondere agli italiani che il radar era in manutenzione e punto”.

Capiamo bene quanto le sue parole siano forti e dietro di esse potrebbe esserci la risoluzione di molti gialli attorno a questo caso giudiziario, politico e internazionale a di poco sconvolgente in cui persero la vita 81 persone, una vera e propria mattanza, insomma.

Le rivelazioni di questo ex militare noi avremo modo di sentirle, per interno,  questa sera, alle 21:20, su Rai 3, dove andrà in onda: “Ustica – Una breccia nel muro” che andrà in onda domani (martedì 25 giugno)  ma abbiamo già degli spoiler su quello che l’uomo ha affermato.

L’ex addetto militare dell’ambasciata di Francia a Roma dice che è avvenuto “tutto per telefono”. Il radar, quindi, era fermo? “E’ quello che mi è stato detto di riferire allo Stato Maggiore italiano ed è quello che ho fatto”, risponde l’uomo.  Resta da capire se le sue parole corrispondano a verità. Se così fosse, capiamo bene che, dopo 45 anni, avremo il quadro realistico dell’inabissamento del Dc-9 dell’Itavia,  che da  Bologna  avrebbe dovuto raggiungere Palermo,  cosa che non è mai successa, quel maledetto 27 giugno del 1980, giorno della mattanza di Ustica.