Uno schianto terribile, l’auto va a fuoco muoiono 2 giovani Carabinieri (2 / 2)

La tragedia risale al 30 ottobre 2006 ma quanto è successo è sempre vivo nei colleghi e nei familiari di due giovani carabinieri, rimasti vittime di un terribile incidente stradale su un tratto della pericolosissima A 26. Erano di stanza presso la base Nato di Solbiate Olona, in provincia di Varese, e la notizia della loro morte ha iniziato a correre veloce sui principali siti d’informazione.

Andrea de Virgilio e Corrado Scalas, sono morti carbonizzati nell’incidente stradale lungo l’Autostrada A26, al km 127 della Genova Voltri-Gravellona Toce, tra lo svincolo di Biandrate e l’uscita di Vercelli Est.   I due militari erano impegnati nella scorta ad un convoglio militare diretto a Genova e partito dalla base NATO di Solbiate Olona.

Scalas e De Virgilio avevano rispettivamente 40 e 41, dunque avevano tutta una vita davanti stroncata all’improvviso. Risiedevano il primo , padre di due figli, a  Novara, mentre il secondo a Vanzaghello ed erano entrambi in forza al Comando del Corpo d’Armata di reazione rapida N.A.T.O. di base nel Varesotto.

Lo sconcerto, l’incredulità, la sofferenza hanno preso il sopravvento in quanto questi due splendidi ragazzi, che tutti hanno descritto come bravi, con la testa sulle spalle se ne sono andati in un modo davvero atroce come, purtroppo, sempre più frequentemente capita di sentire. Una congiura, per davvero, quella che l’Arma dei carabinieri sta vivendo da anni.

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, all’epoca dei fatti, appresa l’immane tragedia, ha voluto esprimere il proprio cordoglio con un messaggio davvero toccante, scrivendo: “Ho appreso con profonda tristezza la notizia del tragico incidente stradale in cui oggi nella provincia di Novara, nell’espletamento del servizio, hanno perso la vita il Vicebrigadiere Corrado Scalas e l’Appuntato scelto Andrea De Virgilio”

Il messaggio, inviato al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. Gianfranco Siazzu, ha voluto far sentire la vicinanza del mondo della politica all’Arma. Difatti, nel proseguimento del messaggio, Napolitano aggiunse: “In questa dolorosa circostanza -desidero esprimere all’Arma dei Carabinieri sentimenti di solidarietà e di vicinanza. La prego – conclude -di far pervenire ai familiari delle vittime le espressioni della mia commossa partecipazione al loro cordoglio”. Ogni parola, in questi casi ,sarebbe superflua perché il dolore dilania l’anima. Sentite condoglianze.