Sappiamo tutti com’è andata a finire, sappiamo tutti che a Giulia è stata tolta la vita da Filippo Turetta, il suo ex fidanzato, che lei aveva lasciato ad agosto, dopo quasi due anni ma con cui era rimasta in rapporti d’amicizia, continuando ad uscire da soli o con altri amici. Purtroppo è spuntato un altro video, visionato da il Gazzettino che descrive il percorso della Fiat punto nera di Filippo, compito proprio sabato 11 novembre sera, ossia il giorno in cui i due ragazzi sono scomparsi.
Nel nuovo video, si vede la Fiat punto nera, guidata da Turetta, girovagare per una decina di minuti nelle strade della zona industriale di Fossò. Logico che le domande sorgano e che siano anche numerose. Come mai la vettura ha circolato? A che scopo? Cosa aveva in mente Filippo? Sono riflessioni che vanno vagliate attentamente per dare una risposta a quello che, per certi aspetti, è un femminicidio costellato di misteri.
Filippo ha girovagato per un delirio del momento oppure, perfettamente lucido, era alla ricerca di un posto adatto ad abbandonare un corpo della povera Giulia che aveva fatto fuori con diversi fendenti? Se le telecamere di sorveglianza dell’azienda “Manufactures Dior Srl” di via Quinta Strada hanno ripreso la tentata fuga della 22enne che ha provato a sottrarsi alla sua triste fine, aprendo lo sportello dell’auto per sottrarsi alla furia di Turetta, un nuovo video va ad aggiungersi e si tratta di un filmato a dir poco sconvolgente.
Sono frame catturati in un altro punto della zona industriale di Fossò, da un’altra azienda. Come perfettamente ricostruito da Il Messaggero, Filippo Turetta, dopo essersi allontanato da via Quinta Strada, si è immesso su via Dell’industria, girando destra e, dopo avere imboccato via Settima Strada, ha voltato a destra per rimboccare via Nona Strada, in una zona ancora più nascosta e deserta, per oi ritornare in via Quinta Strada.
Ha fatto lo stesso tragitto per due volte. La seconda volta, però, prima di imboccare Quinta Strada, si è fermato con i fari e le luci dello stop sempre accesi proprio davanti a un’azienda, dove è rimasto per 90 secondi senza mai scendere dalla Fiat punto nera, forse, secondo gli inquirenti, perché una vettura dell’istituto di vigilanza privata che controlla la zona stava passando. Proprio per il passaggio dell’auto di vigilanza, forse, non ha cancellato le tracce ematiche di Giulia dall’asfalto. Turetta, alla luce di questo nuovo video, non ha iniziato subito la fuga tra le montagne ma ha effettuato una ricognizione in dettaglio della zona industriale, per disfarsi di Giulia e poi proseguire per la sua corsa. Perché ha cambiato idea? Forse perché disturbato da passaggio dell’auto di vigilanza o forse perché non ha ritenuto sicuro quel posto per occultare il corpo di Giulia.