Il mondo del calcio, anzi, il mondo, è in lutto per la morte di un grande campione e di un grande uomo. Ovviamente il pensiero di chi questo sport lo ama e di chi, semplicemente, ha imparato a conoscerne la bontà d’animo, è rivolto a Sinisa Mihajlovic.
Non ce l’ha fatta. A soli 53 anni, dopo una lunga battaglia, il nemico ha avuto la meglio, portandoselo via dagli affetti più cari, dai suoi tifosi, dai suoi colleghi che piangono la sua improvvisa dipartita avvenuta ieri, 16 dicembre.
Un dolore straziante non solo per sua moglie e per i suoi figli ma anche per chi era un amico fraterno. Parlo di Mancini, amico del cuore del grande campione. Il ct della Nazionale è preoccupato anche per le condizioni di salute dell’altro “gemello”.
Parlo di Gianluca Vialli che sta combattendo un nemico davvero tosto. Si, perché se Sinisa ha dovuto fare i conti contro la leucemia mieloide acuta, Gianluca, dal 2017, sta provando a sconfiggere il tumore al pancreas.
Un nemico duro che, proprio nei giorni scorsi, lo ha portato a prendere, dopo un lungo confronto con i medici che lo seguono, una drastica ma doverosa decisione, sebbene sofferta.