Le barzellette ci strappano sempre una risata (il che non guasta mai), diventando immediatamente virali, corrono sui social a velocità della luce ma hanno anche altre importanti funzioni.
Delle volte facciamo un’enorme fatica a parlare della sessualità, pur essendo arrivati al 2023. Ci sono decisamente troppi tabù da sfatare anche riguardanti gli oggetti del piacere.
Fino al 1800, l’eccitazione sessuale femminile non aveva ancora un nome e non vi erano sistemi di cura. Si dovette aspettare la fine del diciannovesimo secolo per l’introduzione, nei centri massaggi, di trattamenti d’acqua sul clitoride, in modo da rendere le donne meno nervose.
A quei tempi venivano dispensati altri consigli oggi decisamente discutibili, come quello, rivolto al gentil sesso, di prendere il treno, cavalcare, sedere su sedie a dondolo ecc.
Nel 1921, la rivista Hearst pubblicò il primo annuncio pubblicitario riguardante dei vibratori che era rivolto agli uomini. Dovevano essere loro ad acquistarli non solo per “curare” la propria moglie dall’isteria, ma anche per conservarla “giovane e bella”. Di passi avanti, per fortuna, ne sono stati fatti, ma questa barzelletta non potete perdervela, in quanto la protagonista utilizza un vibratore per… Vediamolo.