"Un terribile attacco ai gasdotti, danni senza precedenti". La notizia ha gettato nel panico l’Europa intera

Panico in Europa per delle fughe di gas segnalate ai gasdotti Nordstream 1 e 2, non si esclude l'ipotesi di attacchi mirati. Richiesta un'indagine urgente sull'accaduto: ecco gli ultimi aggiornamenti.

"Un terribile attacco ai gasdotti, danni senza precedenti". La notizia ha gettato nel panico l’Europa intera

Massima allerta a Copenaghen per quanto accaduto poco fa ai gasdotti Nordstream 1 e 2, dove si sono registrati dei danneggiamenti che hanno causato delle spaventose fughe di gas. In Europa si paventa intanto l’ipotesi di un attacco mirato, ma per chiarire definitivamente la causa dei guasti occorre avviare un’indagine.

Per quanto riguarda l’impatto sulla sicurezza, la Commissione Ue ha precisato che non risulta in questo senso alcuna conseguenza. Già nella giornata di ieri si erano segnalate le prime avvisaglie di qualche malfunzionamento, con un calo di pressione registrato al gasdotto Nord Stream 2. Oggi, invece, la situazione si è fatta ancora più preoccupante: ecco cosa è successo.

La fuga di Gas

I gasdotti Nordstream 1 e 2, situati presso l’isola danese di Bornholm, hanno fatto registrare delle preoccupanti fughe di gas prodotti da danneggiamenti su ben tre linee. Nelle ultime ore il livello di allerta è salito, anche perchè, come ritiene possibile il governo tedesco, non si esclude l’ipotesi di attacchi da parte di sommozzatori o di un sommergibile.

La Danimarca, intanto, non si dice affatto preoccupata circa la possibilità che gli incidenti possano avere un impatto sulla fornitura, mentre dal Cremlino si richiede un’indagine urgente per chiarire l’accaduto. Per quanto riguarda le operazioni di ripristino, la Nord Stream ha pubblicato un comunicato in cui ha parlato di danni senza precedenti, senza poter dare altre risposte precise: “E’ impossibile in questo momento stimare la tempistica per la ripresa delle operazioni di ripristino”.

Il nodo cruciale è chiarire ora la causa di questi guasti, ma il ministro danese per l’Energia si esprime a tal proposito con cautela: “È troppo presto per dire qualcosa sulle cause degli incidenti”, aggiungendo come sia necessario, per ora, aumentare soprattutto il livello di vigilanza. La premier danese Mette Frederiksen non ha voluto escludere, invece, l’ipotesi del sabotaggio, sottolineando come siano assolutamente improbabili 3 fughe di gas quasi contemporaneamente.

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