In un piccolo paesino di campagna, dove tutti sanno tutto di tutti, colui che viene preventivamente informato è sempre il parroco, stando alle barzellette, ovviamente. In fin dei conti, il sacerdote “dovrebbe” essere tenuto al sigillo sacramentale, noto più comunemente come segreto confessionale; termine con il quale si indica l’impossibilità per chi raccoglie la confessione di un proprio fedele, di rivelarne l’oggetto a terze persone.
Ebbene si, ho utilizzato volontariamente il condizionale poiché quello che è accaduto bypassa tale segreto. In un paesino, un giovane si confessa: “Padre perdoni perché ho peccato. Sono stato con una donna facile”. E il prete gli chiede: “Sei tu, Mario?” .“Si padre, sono io”, annuisce il ragazzo. Al che, il sacerdote gli chiede: “E con chi sei stato?”
“No padre, si dice il peccato ma non il peccatore”, specifica il giovane. Dinnanzi al rifiuto di rivelargli la confessione, il parroco gli ricorda una cosa: “Senti, Mario, presto o tardi lo verrò a sapere. Tanto vale che me lo dici adesso”. “Era Teresa Ganga?- Le mie labbra sono sigillate .“Era Patrizia Della Casa?”-Non lo saprà mai. “Era Mara Picone?”- Non dirò niente. “Era Giovanna Bellini?”– Padre non insista. “Era Karina Mueller?” Padre non glielo dico!!!!
Il prete ,scuotendo la testa, mormora qualcosa, per poi rivolgersi, esasperato, al giovanotto che, per cinque volte, non gli aveva risposto: “Sei una testa dura, e nel fondo del mio cuore ammiro la tua riservatezza, ma hai peccato e questo è il castigo: Venti paternostro e dieci avemaria. Vai con Dio figliolo”.
Mario così torna a sedersi sul banco della chiesa e il suo amico, che lo aspettava, avvicinandosi a lui, gli chiede: “Allora.. riuscito?” e Mario, contento, gli risponde: “Si, ho 5 nomi di quelle che la danno!!!”. I due giovanotti sono riusciti a portare a casa i cinque nomi delle ragazze più facilotte senza alcuna difficoltà, grazie ad un parroco decisamente “pettegolo” che non è riuscito a conservare per sé i segreti legati alla sua professione.