Come in molti sapranno, la Marchini, dopo il primo matrimonio con Roberto Paolopoli, un barone e suo amico d’infanzia, dal quale ha avuto la sua prima ed unica figlia Roberta, si è sposata nuovamente con il calciatore Franco Cordova, capitano della Roma del padre Alvaro. “Papà era rassegnato: gli era molto simpatico Ciccio, ma era una situazione un po’ imbarazzante. Lui mi corteggiò come un gentiluomo dell’Ottocento: è stato romanticissimo. Io arrivavo da una storia tritata, avevo voglia di vivere una cosa fresca e giovane. E soprattutto una famiglia con mia figlia”, ha confessato l’attrice a Caterina Balivo, intenta ad ascoltarla.
Alla fine l’amore trionfa su tutto, si sa. Così la Marchini, dopo un anno, ha sposato Cordova e alle nozze non potevano mancare i tifosi della Roma, accorsi in massa per non perdersi i lieto evento. Tuttavia, nella vita di questa grande attrice, costellata di successi lavorativi, non sono mancati i momenti brutti, tremendi. Chi conosce già la sua storia sa che ha perso 4 bambini e che il lavoro ha rappresentato la sua ancora di salvezza.
Nel corso di ogni puntata, Caterina Balivo intervista personaggi famosi e persone comuni, che si raccontano, svelando retroscena sulla loro vita privata, carriera e aspetti particolari noti o meno noti al pubblico in ascolto. E la Marchini non si è tirata indietro, raccontandosi senza filtri, parlando anche dei momenti dolorosi, devastanti, della sua esistenza.
Con i suo solito umorismo, ha descritto la fase della sua vita in cui, per sfuggire a nazisti e fascisti, che avevano posto una taglia su di lei per arrivare al padre, la madre, per proteggerla, le disse che si chiamava Antonietta e non Simonetta.
Proprio questo espediente servì a salvarla da un soldato tedesco che le chiese il suo nome in un autobus. Un legame molto forte, quello dell’attrice con i suoi genitori, che l’hanno incentivata alla recitazione, si da quando era piccolissima, facendole recitare sul palco 13 poesie di Trilussa che aveva imparato a memoria. Un talento innato, il suo, che l’ha portata ad essere una delle più grandi attrici italiane, grazie alla sua poliedricità e versatilità.