Stefano Battaglino, tennista italiano 26enne, numero 760 del ranking Atp, è stato squalificato per quattro anni, a decorrere dal 1 febbraio 2023, sino al 31 gennaio 2027 per doping, con provvedimento emesso proprio oggi dal Tribunale arbitrale dello Sport di Losanna e ormai ne parlano tutti i più autorevoli siti d’informazione, travalicando i confini nazionali.
Il tennista italiano aveva presentato ricorso, ma il Tas lo ha respinto, emettendo questa sentenza durissima nei confronti dello sportivo. Lo stesso Tribunale ha stabilito che il tennista 26enne “non ha dimostrato la fonte della positività e che le argomentazioni fornite per sostenere una assunzione involontaria erano “manifestamente insufficienti”.
Il provvedimento di squalifica comporta, per Stefano, il divieto di partecipare a qualsiasi evento dei membri ITIA ( Atp, Itf, Wta, Tennis Australia, federtennis francese, Wimbledon e Federtennis americana) ma l’ufficialità della sentenza non placa le polemiche, i paragoni e i confronti con Sinner che, al contrario, è stato scagionato dall’accusa di doping. Come il Fatto Quotidiano fa notare, per i due tennisti le cose sono andate in modo diametralmente opposto.
Sia Sinner che Stefano, trovati positivi al Clostebol, hanno parlato di un’assunzione involontaria, dovuta al massaggio di un fisioterapista ma per Jannick c’è stata solo una multa mentre il secondo è stato squalificato per 4 anni. Come mai questo epilogo completamente diverso? Il numero 1 al mondo ha provato (nel vero senso della parola), presentando uno scontrino, l’acquisto, effettuato il 12 febbraio, nella farmacia Santissima Trinità di Bologna dal suo ex preparatore atletico, Umberto Ferrara, del Trofodermin, che viene impiegato come cicatrizzante, e che contiene il Clostebol.
Il farmaco, come riportato in un interessante articolo de Il fatto quotidiano, è stato utilizzato dal suo ex fisioterapista, Giacomo Naldi, per curare una ferita al dito, e questo lo si vede nelle immagini televisive del torneo di Indian Wells, durante il quale Sinner è risultato positivo. Grazie ad un’equipe di legali davvero in gamba e a tante prove, Jannick è stato scagionato, dimostrando la sua buona fede. Battaglino, invece, ha dichiarato di aver subito una contaminazione, nel corso di un torneo in Marocco due anni fa, e che Clostebol sia entrato nel suo corpo col massaggio di un fisioterapista. Il tennista26enne non è riuscito a provare in nessun modo quanto da lui dichiarato, dato che non ci sono testimoni e il suo avvocato non sarebbe riuscito a rintracciare il fisioterapista.