Tutti sotto choc per la notizia su Fedez (2 / 2)

Arrivano brutte notizie per quanto riguarda Fedez. Infatti come si sa in questi giorni si sta parlando di lui e dell’alterco avvenuto con Cristiano Iovino che ha coinvolto due ultras con cui il rapper aveva stretti rapporti.

A quanto sembra Fedez non avrebbe agito direttamente su Iovino, ma secondo quanto riferito dalla stampa nazionale avrebbe pronunciato delle parole molto forti. Infatti durante quell’episodio Fedez aveva riferito che “sono di Rozzano, gli tolgo la vita io” – così aveva detto il rapper.

Rozzano è una zona di Milano che si trova alle porte del capoluogo e lì appunto è nato e vissuto Fedez, che ora come si sa vive in centro città. Ma le parole del rapper non sono piaciute alle autorità locali in particolare al sindaco che adesso dice basta a questi comportamenti da parte di persone famose come Fedez.

“No, la nostra città non è un Bronx” – così hanno riferito i locali, che non ci stanno ad essere dipinti come una comunità che utilizza metodi loschi per prevalere sugli altri. Da molti Rozzano è descritta come un posto in cui il degrado e il malaffare siano di casa, ma questo non è assolutamente vero e il sindaco punta il dito proprio contro le parole di Fedez.

“Basta coi luoghi comuni, ci rifiutiamo di subire queste etichette. Rozzano è abitata per la stragrande maggioranza da persone oneste e perbene. Ospitiamo un quartiere popolare che è il più grande d’Italia e uno dei più grandi d’Europa (nei palazzi Aler vivono 14.500 persone, ndr), che declina delle problematiche, ma che non ci rende diversi da tutti gli altri Comuni d’Italia” – così il sindaco di Rozzano Gianni Ferretti.

Insomma parole al vetriolo quelle del sindaco che non è escluso adesso prenda direttamente provvedimenti con lo stesso Fedez. La società civile di Rozzano formata da parrocchia, associazioni, riferisce in una nota che “il tessuto locale è formato da persone che lavorano onestamente, si prendono cura della propria città e crescono i loro figli con dignità e correttezza. Il quartiere Aler non è un ghetto, ma una comunità basata su condivisione, umanità, rispetto e solidarietà”.