Tullio De Piscopo, la brutta notizia è appena arrivata (2 / 2)

Tullio De Piscopo, si sta preparando per il  Polifonic Festival, un evento imperdibile in cui la  musica è la protagonista assoluta, come sempre. Fanpage.it lo ha intervistato in occasione dei  40 anni di Stop Bajon, scritto con Daniele, suo fratello in blues, ed è stata questa l’occasione, per  u botta e risposta davvero molto interessante, in cui  ha ripercorso le tappe della  sua lunghissima carriera.

Quando  un artista si racconta,  è facile che spuntino confessioni che, in men che non si dica, fanno il  giro del web, rimbalzando sui siti d’informazione e innescando una marea di curiosità.

Non è mai semplice mettersi a nudo  ma uno come Tullio è una manna di risorse e sa sempre emozionare,  anche quando  si trova ad affrontare argomenti forti come quello di cui ha parlato.

Nel momento in cui gli viene chiesto da fanpage.it se è riuscito ad ottenere tutto quello che desiderava nella vita, professionalmente parlando,  ha risposto: “Ma io non è che lo desideravo, era un progetto che avevo nella testa fin da bambino, ne fantasticavo e in gran parte si è avverato. Solo che durante il percorso del progetto mancavano ‘e sorde (mancavano i soldi, ndr), tutti a dirmi: “Bravo Tullio, bravo, ma ‘e sorde addò steveno, nun ce stev ‘na lira” . Una risposta spiazzante, per i fan, oltre che dolorosa, poiché descrive quello che un grande artista come lui ha dovuto affrontare prima del successo.

Con Andamento lento c’è stata la svolta. Difatti il  clamoroso successo di quel brano gli ha dato la possibilità di acquistare una casa alla mia famiglia,  anzi, in proposito ha aggiunto: “la casa che la mia famiglia meritava: c’era una stanza in più per le mie figlie, ognuna aveva la propria scrivania e la sua stanza, capito? Questo è stato importante, come è stato importante suonare. Io ho fatto suonare tutti i più grandi jazzisti, per esempio nell’album Bello carico ci sono dentro musicisti incredibili come Billy Cobham, Omar Hakim, Mike Miller e Chester Thompson, ho voluto sempre grandi musicisti al mio fianco”.