Trump-Zelensky, il retroscena dopo la lite: in una stanza… (2 / 2)

Dopo lo scontro  durissimo tra Trump e Zelenski,   nello Studio Ovale,  la delegazione di Kievha ha  aspettato in un’altra stanza per un’ora circa, nella speranza di poter firmare l’accordo sulle terre rare all’origine della sua visita aWashington, e di poter in qualche modo salvare l’intera visita.

Dalla stampa apprendiamo che   erano stati programmati anche un pranzo e una conferenza stampa ma il segretario di stato Marco Rubio e il consigliere perla sicurezza nazionale Mike Waltz “sono usciti dall’Ufficio Ovale, si sono diretti verso il luogo in cui si trovava Zelensky e gli hanno chiesto di andarsene”.

La speranza era quella di  firmare l’accordo sui minerali,  entrando nella  partnership economica e procedendo in direzione della pace.  Il Segretario di Stato americano ha afferrato che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dovrebbe scusarsi dopo il forte litigio pubblico con il presidente  statunitense Donald Trump.

 

Secondo Leavitt,  portavoce della Casa Bianca, oggi  Zelensky si trova in una “situazione molto diversa”  rispetto al 2022,  ossia all’anno in cui è iniziato il conflitto bellico in Ucraina, in quanto le carte non sarebbero a suo favore ma a favore di Trump.

Dal suo canto, Zelensky, ha dichiarato: “Non devo nessuna scusa a Trump” . Il presidente ucraino ha aggiunto: .”Lo ringrazio per l’invito e lo rispetto”,  per poi chiosare: “certe conversazioni non andrebbero fatte di fronte ai media, con tutto il rispetto per la democrazia e la stampa libera”.   Un botta e risposta di quelli che lasciano il segno, di quelli che scuotono, finiti in prima pagina su tutte le testate del mondo. Stamattina, accanto alle condizioni di Papa Francesco, ci sono proprio i due presidenti, il loro scontro, ciò che ne è conseguito.