Truffa telefonica, attenzione: ecco perché chiamano e poi riattaccano (1 / 2)

Truffa telefonica, attenzione: ecco perché chiamano e poi riattaccano

Negli ultimi anni, le truffe telefoniche sono diventate sempre più sofisticate, mettendo in difficoltà molte persone. I truffatori utilizzano tecniche avanzate per ingannare le vittime, spesso fingendosi operatori bancari, tecnici di aziende o rappresentanti di enti affidabili. Il loro obiettivo principale è ottenere informazioni sensibili, come numeri di conto corrente, PIN o password, per poi svuotare conti bancari o effettuare acquisti fraudolenti.

È fondamentale riconoscere i segnali di allarme per evitare di cadere in queste trappole. Tra le modalità più frequenti, vi è la cosiddetta tecnica del “vishing” (voice phishing), in cui il truffatore si presenta come un operatore di banca, sostenendo di dover verificare attività sospette sul conto della vittima.

Un’altra tecnica consiste nel fingere problemi tecnici con la linea telefonica o il dispositivo internet, chiedendo alle persone di fornire dati di accesso per risolvere il presunto problema. Molte aziende tecnologiche stanno sviluppando soluzioni per arginare il fenomeno. Inoltre, molti smartphone moderni dispongono di funzionalità integrate per segnalare chiamate sospette.

Sicuramente può essere di fondamentale importanza sapere che banche, operatori telefonici e aziende affidabili non richiederanno mai dati personali o bancari tramite una telefonata. Non essere a conoscenza di queste informazioni basilari può metterci seriamente in pericolo una buona fetta della popolazione, specialmente gli anziani.

In queste ultime settimane sono aumentate le segnalazioni di una nuova truffa telefonica. Prima chiamano e poi riattaccano. Per quale motivo? E quali sono le conseguenze? Con questo espediente scippano un sacco di soldi. Scopriamo che cosa succede nella pagina successiva.