Aveva solo 24 anni Paolo (nome di fantasia che abbiamo scelto per tutelare la privacy del povero scomparso) e per lui non c’è stato nulla da fare. Quando gli automobilisti, di passaggio ,hanno allertato il 118, per lui era già troppo tardi, in quanto era già deceduto.
Paolo si era appena laureato in economia ed era un ragazzo solare, pieno di vita. Un’auto pirata lo ha investito nella tarda mattina , mentre percorreva a piedi una via centrale. a vettura, guidata da un 21enne, è fuggita a tutto gas, lasciando il corpo inerme del ragazzo riverso sull’asfalto, agonizzante.
Si è spento così, il povero Paolo, che solo un mese prima aveva coronato il suo sogno di portare in testa una corona d’alloro per la quale aveva studiato sodo. Era l’orgoglio dei suoi genitori, e la gioia di chi, nella sua brevissima vita, ha avuto la fortuna di scherzare con lui, di conoscerlo.
Il giovane alla guida dell’auto pirata che ha investito Paolo e che gli ha tolto la vita sul colpo, a poche ore di distanza dall’investimento, è stato rintracciato e fermato dai carabinieri, che lo stanno ascoltando in caserma e che prenderanno gli opportuni provvedimenti. La vettura è stata sequestrata, a disposizione delle forze dell’ordine.
Saranno esse a far luce sulla sconvolgente vicenda mentre i familiari del 24enne stanno facendo i conti con le ore più strazianti, quelle dell’addio terreno. Da ogni angolo della penisola continuano ad arrivare messaggi di cordoglio forti, struggenti, sentiti e partecipativi. Su più fronti, si spera che le norme contro questo tipo di reato siano più stringenti e severe per porre fine alla mattanza.