Trova una montagna di soldi tra le mura di casa: la scoperta dell’operaio (2 / 2)

E’ successo in provincia di Frosinone, a Ceccano, dove un operaio che stava compiendo dei lavori di ristrutturazione ha ritrovato in casa una grande quantità di denaro nascosta nell’intercapedine di un muro. Parliamo di una cifra che si aggira intorno al miliardo di lire in titoli di Stato.

Il nonno di questo operaio li aveva comprati durante gli anni del Fascismo. Ora il problema è soprattutto uno, cioè se questo denaro è considerato valido ancora oggi oppure se i soldi in lire non siano più convertibili in euro. In questo caso sarebbe una vera e propria beffa per il 50enne operaio, che si ritroverebbe in mano un mucchio di briciole.

Starà ora alla Banca d’Italia pronunciarsi sulla questione, ed è di grande interesse considerare i casi simili verificatisi in passato. Si tratta, nel dettaglio, di un buono fruttifero di 500 lire del 1937, che nel 1962, anno della scadenza, avrebbe fruttato poi un miliardo delle vecchie lire.

Questo buono fruttifero apparteneva al nonno, al quale l’operaio era molto legato: “Ero molto legato a mio nonno e mi piace pensare che a guidarmi alla scoperta di quella cassetta di legno nascosta dentro il muro con i buoni di Stato sia stato proprio lui. Come gli uomini del suo tempo, era un gran risparmiatore. È un peccato che il frutto dei suoi sacrifici sia venuto fuori solo ora e rischi di essere vanificato”.

A dire la sua anche l’avvocato dell’operaio, che ha fatto questa previsione: “studiando bene questo caso in quanto ci sarebbero pareri giurisprudenziali discordanti. Una circolare della Banca d’Italia esclude la possibilità di riscossione. Stiamo però studiando la pratica per vedere se è possibile aggirare questo ostacolo. La cifra in ballo è notevole. Se queste cedole potessero essere ancora riscosse, con la rivalutazione monetaria e gli interessi, si arriverebbe almeno a due milioni di euro. Staremo a vedere come si concluderà questa vicenda.