Trova il corpo senza vita del marito barista: cosa hanno trovato nello stomaco (2 / 2)

L’uomo che vedete in foto si chiama, o meglio, si chiamava, Sebastiano Ibba e aveva 64 anni. Tutto ad un tratto la sua routine è stata interrotta per sempre, in quanto Sebastiano è morto. Come, resta un mistero, al momento. Sebastiano, stando alla prima ricostruzione dei fatti, era uscito di buon’ora per recarsi nel suo bar, situato in via San Secondo 73, a Torino.

La moglie, non riuscendo più a rintracciarlo telefonicamente, vedendosi scorrere il tempo senza che il marito si facesse sentire, ha deciso di recarsi sul posto di lavoro. Ha trovato la saracinesca del bar in parte abbassata e così è riuscita ad accedere all’interno. Solo a quel punto, sotto i suoi occhi si è materializzata una scena a dir poco agghiacciante.

La povera donna ha trovato il cadavere del marito dietro il bancone, riverso in una pozza di sangue, con un coltello piantato nello stomaco. In preda alla disperazione, sotto choc, ha trovato comunque la forza di allertare i soccorsi. Un’ambulanza del 118 è arrivata tempestivamente sul luogo in cui si è consumata la tragedia, mentre tutto il vicinato, attirato dal trambusto, è corso nei pressi del bar per verificare cosa fosse successo.

Purtroppo i sanitari non hanno potuto far altro che constatare l’avvenuto decesso ma le cause della morte, ad oggi, sono sconosciute. Lo stesso medico legale non ha escluso che possa essersi trattato di un suicidio, seppur attuato in un modo anomalo. Del caso si stanno occupando i carabinieri della compagnia San Carlo e del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Torino dell’Arma.

Si tratta di indagini complesse che dovranno passare in rassegna tutte le piste plausibili, dato che, nessuna di esse è esclusa. Il commerciante 64enne potrebbe essersi tolto la vita, seppur con una modalità insolita. Se così fosse, bisognerà capire per quale motivo Sebastiano abbia posto in essere il gesto estremo. La notizia  ha lasciato tutti i torinesi sotto choc e si cerca di poter acquisire sempre più elementi, utili a ricostruire quanto realmente avvenuto nel bar di via San Secondo 73.