Trova i ladri rovistare in camera da letto, imbraccia il fucile e… (2 / 2)

Erano circa le 22 quando l’uomo, rientrato a casa, ha sentito rumori sospetti al piano superiore. Salito in camera da letto, ha trovato la porta chiusa e, aprendola, si è imbattuto in due intrusi vestiti di nero, con il volto coperto, intenti a frugare tra gli armadi.

Preso dal panico, soprattutto per la presenza della moglie in casa, ha fatto partire alcuni colpi in aria per mettere in fuga i malviventi. I ladri, sorpresi, sono fuggiti precipitosamente: uno di loro si è addirittura lanciato dalla finestra, cadendo da un’altezza di tre metri.

Ma il gesto disperato del proprietario ha attirato l’attenzione dei vicini, che hanno allertato i carabinieri. Giunti sul posto, i militari hanno avviato le indagini, denunciando l’uomo per aver fatto partire dei colpi in un centro abitato, una circostanza che costituisce rato anche quando l’intento è difensivo.

Nonostante la paura e la volontà di proteggere la famiglia, il 56enne dovrà ora rispondere della sua azione, regolamentata da norme severe per evitare rischi alla pubblica sicurezza. Intanto, le forze dell’ordine sono alla ricerca dei due ladri, ancora latitanti. L’episodio riaccende il dibattito sui limiti della legittima difesa e sui rischi che corrono i cittadini che reagiscono a intrusioni domestiche.

L’episodio, però, ha avuto un epilogo amaro per il proprietario di casa, denunciato nonostante la legittima difesa. Cosa succederà ora? Le indagini delle forze dell’ordine mireranno a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, così da appura se la reazione del proprietario di casa sia stata effettivamente eccessiva o assolutamente legittima.