Trombosi, la pessima notizia: ecco cosa sta succedendo

Il rischio trombosi ha portato la Fda statunitense a prendere una drastica soluzione per tutelare la salute dei cittadini da problematiche potenzialmente letali. Ecco cosa sta accadendo.

Pubblicato il 7 maggio 2022, alle ore 14:13

Trombosi, la pessima notizia: ecco cosa sta succedendo

Le regole cambiano, ci stiamo togliendo le nostre amate e odiate mascherine ma il Covid, anche se meno violento e aggressivo di prima, sussiste.

Mentre l’Ema avverte che sono in arrivo i vaccini contro le nuove varianti; dall’altro lato arriva una brutta notizia dalla Food and Drug Administration statunitense.… una notizia che sta lasciando tutti coloro che ne sono venuti a conoscenza davvero sconvolti.

Cosa sta accadendo

La Food and Drug Administration statunitense ha limitato l’uso del vaccino contro il Coronavirus Johnson & Johnson ai soli maggiorenni a causa del rischio di una forma di trombosi rara ma potenzialmente letale. Più in dettaglio, la limitazione prevede che il vaccino sia somministrato solo a coloro che hanno compiuto 18 anni, per i quali altri vaccini non sono accessibili o clinicamente appropriati o che scelgono il prodotto Janssen altrimenti non si vaccinerebbero. Su circa 19 milioni di dosi di Johnson & Johnson somministrate, negli Usa sono stati rilevati 60 casi di trombosi, di cui 9 letali. Già da dicembre il Centro americano per il controllo delle malattie, aveva raccomandato di utilizzare Pfizer e Moderna al posto di Johnson & Johnson che, d’ora in avanti, potrà essere utilizzato solo per gli adulti che rifiutano Pfizer o Moderna “per motivi personali” o che non li possono ricevere.

Dopo aver condotto un’analisi, una valutazione e un’indagine aggiornate sui casi segnalati, la Fda ha stabilito in una nota che la limitazione dell’uso del vaccino è giustificata dal rischio di trombosi con sindrome da trombocitopenia, forma rara ma potenzialmente letale, in combinazione con bassi livelli di piastrine nel sangue, con insorgenza dei sintomi circa una o due settimane dopo la somministrazione del vaccino. Peter Marks, direttore del Center for biologics evaluation and research della Fda, come riportato da Adnkronos, ha spiegato:“riconosciamo che il vaccino Janssen ha ancora un ruolo nell’attuale risposta alla pandemia negli Stati Uniti e in tutta la comunità globale. La decisione adottata riflette la nostra analisi aggiornata del rischio di trombosi con sindrome da trombocitopenia (Tts) dopo la somministrazione di questo vaccino e limita l’uso del vaccino a determinati individui”. 

Marks ha proseguito dicendo che questa decisione “dimostra la solidità dei nostri sistemi di sorveglianza sulla sicurezza e l’impegno nel garantire che la scienza e i dati guidino le nostre azioni. Abbiamo monitorato da vicino il vaccino Janssen e l’insorgenza di Tts dopo la sua somministrazione e abbiamo utilizzato le informazioni aggiornate dai nostri sistemi di sorveglianza per rivedere l’autorizzazione per l’uso di emergenza. L’agenzia continuerà a monitorare la sicurezza di questo e di tutti gli altri vaccini e, come è avvenuto durante la pandemia, valuterà a fondo le nuove informazioni”.

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Caterina Lenti

Cosa ne pensa l'autore

Caterina Lenti - Se la Fda ha preso questa decisione lo ha fatto con cognizione di causa, dopo aver condotto indagini e accertamenti. E' giusto che sia così e, non essendo medici, non possiamo che attenerci alle decisioni prese da chi ne sa più di noi, con la speranza che questo maledetto virus possa lasciarci in pace.

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