Delle parole forti, struggenti, commoventi, quelle pronunciate da Liliana segre ieri, quando è arrivata alla sinagoga centrale di via Guastalla di Milano, dove, a distanza esatta di un mese dall’attacco del 7 ottobre, la Comunità ebraica ha organizzato una cerimonia di commemorazione di coloro che hanno perso la vita per mano di Hamas, chiedendo la liberazione degli ostaggi. Una cerimonia molto forte, quella cui hanno preso parte i familiari delle persone rapite e molti cittadini.
In mezzo alla folla radunatasi, la senatrice a vita ha dichiarato: “Se sono qui vuol dire che la ritengo una serata importante. Però non mi sento di parlare di questo argomento perché sennò mi sembra di avere vissuto invano”. Non potevamo mancare i giornalisti che hanno chiesto alla Segre di rilasciare un commento a caldo, riguardante le immagini di quanto è accaduto in questi giorni.
E lei, che non si è tirata indietro, ha detto: .”Mi danno una tristezza infinita”. La vedete, Liliana, seduta in una sinagoga piena di orsetti di pelouche dei dedicati ai piccoli che hanno perso la vita. Intervistata dall’Adnkronos, la senatrice a vita ha aggiunto: “Vedere queste fotografie mi fa venire in mente quando nel 1945 sono tornata da Auschwitz e, a settembre e ottobre, venivo tutti i pomeriggi alla Comunità ebraica, che era allora in via Amedei. Era pieno di fotografie di gente che non sarebbe mai tornata e mi chiedevano se mi ricordavo di qualcuno. Avevo 15 anni. Oggi ne ho 93 e devo essere qui?”
Il vicepresidente della Comunità Ebraica di Milano, Iban Boni, ha dichiarato: “La senatrice Segre più di chiunque può capire cosa sta succedendo”, aggiungendo: “Ci sentiamo isolati e impauriti. Anche ciò che accade in Europa con episodi sempre più gravi di antisemitismo è una dura realtà che nessuno di noi avrebbe pensato accadesse nemmeno nel peggiore incubo”.
In sinagoga è intervenuto anche il governatore della Lombardia Attilio Fontana che, facendo riferimento alla frase della Segre riguardante l’aver “vissuto invano”, si è così espresso: “Mi ha colpito al cuore. Io dico di no, è stata un esempio per tutti noi, dobbiamo combattere al suo fianco”.