
La vicenda di Ethan Ives-Griffiths, il bambino di quattro anni deceduto nell’agosto 2021 a Flintshire, è stata al centro di un processo che ha portato a pesanti condanne. La corte di Mold ha riconosciuto colpevoli i nonni materni, Michael e Kerry Ives, rispettivamente di 47 e 46 anni, per il delitto del povero bambino.
L’uomo dovrà scontare almeno 23 anni di reclusione, la moglie non meno di 17. Anche la madre del piccolo, Shannon Ives, 28 anni, è stata condannata a 12 anni di reclusione per aver causato o permesso la triste fine del figlio e per comportamenti gravemente lesivi nei suoi confronti. E’ successo il 14 agosto 2021, quando Ethan ha avuto un collasso improvviso nella casa di famiglia.
Trasportato prima al Countess of Chester Hospital e poi all’Alder Hey Children’s Hospital di Liverpool, è deceduto due giorni dopo. Le indagini hanno evidenziato che al momento del malore il bambino era in condizioni di salute molto compromesse: sottopeso, disidratato e con segni fisici.

Il quadro emerso dalle analisi mediche ha mostrato che Ethan, che pesava appena 10 chili, si trovava in uno stato critico. Secondo i periti, senza l’episodio che ne ha provocato il crollo, la sua sopravvivenza sarebbe stata comunque messa seriamente a rischio nel giro di pochi giorni. Durante il processo sono stati proiettati filmati provenienti da telecamere interne, considerati prove decisive.
Il procedimento ha inoltre rivelato le tensioni familiari e le reciproche accuse tra i membri del nucleo domestico. Shannon Ives ha descritto i propri genitori come severi e autoritari, mentre il padre ha cercato di attribuire alla figlia la responsabilità diretta di alcuni episodi. Un elemento cruciale sottolineato dalla giuria riguarda il ritardo nei soccorsi: trascorsero infatti 18 minuti dal collasso del bambino prima che venissero chiamati i servizi di emergenza.